Cinque Terre, ciclista giù per scalinata Monesteroli, Ente Parco: "Gesto folle, lo perseguiremo"
di Redazione
Torquato Testa si è lanciato sulla sua bici da cross sui 1.200 ripidi gradini di pietra a precipizio sul mare
Il Parco delle Cinque Terre, il Fai, con il Comune della Spezia, l'Associazione Per Tramonti e il Comitato per Monesteroli Luogo del Cuore "condannano in maniera netta e assoluta l'azione compiuta dal biker e youtuber Torquato Testa che pochi giorni fa si è lanciato con la mountain bike dalle rampe a precipizio sul mare di Monesteroli, la scalinata più ripida del Parco con i suoi oltre 1.200 gradini di pietra. Il minuscolo insediamento antico è inserito nel Parco Nazionale delle Cinque Terre, patrimonio mondiale dell'Umanità Unesco, nel Comune della Spezia". Lo si legge in una nota del Parco.
Quello delle Cinque Terre è un territorio fragile e la scalinata monumentale di Monesteroli, spesso soggetta a smottamenti e oggetto di lungo intervento di restauro, "non è assolutamente adatta a essere percorsa in bicicletta, nemmeno da professionisti del downhill". La scalinata, a Tramonti, è un'opera straordinaria per tecnica costruttiva e ha un valore testimoniale insostituibile nel racconto della viticoltura eroica che caratterizza la zona.
"La scalinata è un bene culturale - scrive la presidente del Parco Donatella Bianchi - e in quanto tale è tutelata". Per questo il Parco "stigmatizza una pratica pericolosa, dannosa per il patrimonio monumentale e naturalistico del territorio e lontana dai valori dello sport in natura compatibili con le esigenze di tutela e conservazione della nostra area protetta - prosegue Bianchi - Siamo contrari e disincentiviamo tutti quei contenuti social che piegano la qualità scenica del nostro paesaggio a logiche di spettacolarizzazione ed esaltazione spasmodica del gesto estremo fine a se stesso, veicolando un'errata interpretazione dei luoghi. Arrivare al mare, a Tramonti, in bicicletta è un gesto folle", un affronto "alla bellezza, alla fragilità e al valore architettonico di un luogo patrimonio dell'umanità, una totale mancanza di rispetto di una comunità che oggi come da millenni si spende per preservarlo, oltre che uno sfregio alle regole, chiare e condivise dall'Ente Parco di interdizione anche pedonale in particolare nella parte terminale della scala monumentale, tra il piccolo borgo e il mare, dove è assolutamente vietato transitare per ragioni di sicurezza e di impraticabilità dell'approdo". Il Parco intraprenderà tutte le azioni necessarie per perseguire tale gesto ed esorta "tutti i visitatori ad attenersi a comportamenti conformi alle regole del buon senso e della sicurezza".
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