Cinema, 25 anni dalla morte di Kubrick: i costumi di "Barry Lyndon" valsero l'Oscar alla genovese Milena Canonero

di Redazione

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Oltre alla statuetta del 1976, l'artista italiana vinse anche nel 1982 ("Momenti di gloria"), 2007 ("Marie Antoinette") e 2015 ("Grand Budapest Hotel")

Cinema, 25 anni dalla morte di Kubrick: i costumi di "Barry Lyndon" valsero l'Oscar alla genovese Milena Canonero

Il 7 marzo 1999, all'età di 71 anni, morì Stanley Kubrick, regista considerato tra i massimi talenti della storia del cinema. E' legato a Genova, o meglio a una donna nata a Torino che, trasferitasi poco più che bambina, nel capoluogo ligure visse la giovinezza diplomandosi in storia e arte del costume all'Accademia, prima di volare a Londra, dove conobbe proprio Kubrick.

Il cineasta newyorkese di origini ebraiche naturalizzato britannico, infatti, ingaggiò la giovanissima Canonero per i costumi di Arancia Meccanica, protraendo il sodalizio anche per Barry Lyndon e Shining. Per il capolavoro tratto dal romanzo di William Makepeace Thackeray, considerato una galleria d'arte in forma di film, con  Ryan O'Neal e Marisa Berenson coprotagonisti, la Canonero vinse nel 1976 il suo primo Oscar.

Le successive tre statuette, oltre ad altre cinque nominations, arrivarono per la Canonero nel 1982 (Momenti di gloria), 2007 (Marie Antoinette) e 2015 (Grand Budapest Hotel). Ma la forza seduttiva di Barry Lyndon, oltre che nel tocco perfezionistico del regista che aveva fatto costruire dalla Zeiss obiettivi speciali per poter girare alla luce delle candele, sta anche nei meravigliosi costumi della Canonero, alcuni dei quali (nella foto) sono finiti nei musei del cinema di tutto il mondo.