Chiavari, delitto Bisi, 38 anni dopo spunta una lettera anonima: "Voleva lasciarlo, quella sera è sparita"

di R.C.

1 min, 27 sec

La donna, 35 anni, fu strangolata e abbandonata in un bosco e gli accertamenti sulle sue frequentazioni nel Tigullio non diedero alcun esito

Chiavari, delitto Bisi, 38 anni dopo spunta una lettera anonima: "Voleva lasciarlo, quella sera è sparita"

Trentotto anni dopo l’omicidio irrisolto di Gabriella Bisi, architetto milanese 35enne trovata strangolata sulle alture tra Chiavari e Zoagli nell’agosto 1987, una lettera anonima giunta al Corriere della Sera riaccende i riflettori sul caso. "Aveva una storia con me e voleva lasciare il fidanzato. Lui aveva un alibi, ma gli amici no", scrive l’autore, che si presenta come un ex amante della vittima.

Il delitto, rimasto senza colpevole, fu particolarmente brutale: Gabriella, che oggi avrebbe 73 anni, venne strangolata con le sue stesse mutandine, probabilmente aggredita subito dopo essere rientrata brevemente nella sua casa di Rapallo. Il suo corpo venne ritrovato undici giorni dopo, tra i rifiuti di una scogliera ligure.

Nella lettera, l’uomo racconta: "Nel gennaio di quell’anno ci siamo conosciuti a una festa (...) a luglio avevamo deciso che a settembre avremmo ufficializzato la nostra relazione. Lei mi disse che avrebbe parlato col compagno al mare". Quel compagno, all’epoca, era un imprenditore ligure, sposato, con cui Gabriella aveva una relazione.

L’autore della missiva descrive dettagli non noti al pubblico: "Gabriella abitava in piazzale Biancamano 2, nella torre, al quattordicesimo piano (…) e collaborava col laboratorio del padre a Tradate".

Poi, l’allusione al movente: "Non credo a un incontro occasionale. Piuttosto, vista la modalità di uno strangolamento con le mutande, come segno di disprezzo... Il fidanzato ha un alibi, ma un altro amico magari no...".

Il documento è stato consegnato alla polizia, che ha coinvolto l’Unità delitti insoluti dello SCO. Potrebbe essere un mitomane — come altri già comparsi nel passato del caso — o forse no. Sta agli investigatori capire se, questa volta, il buio durato quasi quarant’anni possa finalmente diradarsi.

Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci sul canale Telenord, su Whatsapp, su Instagramsu Youtube e su Facebook.