Caso Toti, Sansa: "Finirà così, da accusato a vittima, anzi martire, era la difesa di Craxi"

di Redazione

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"Che sia un reato o meno, questa è la politica che non vogliamo. Voltiamo pagina"

Caso Toti, Sansa: "Finirà così, da accusato a vittima, anzi martire, era la difesa di Craxi"

"Finirà così: da accusato a vittima. Anzi, martire. Il mondo capovolto. I pm che devono difendersi. Non cambia mai la politica italiana. Capace soltanto di difendersi, mai di fare esame di coscienza. Era la difesa di Bettino Craxi quando lo trovarono con le mani nella marmellata: così fanno tutti. È la strategia oggi di Toti che chiama in causa nomi e politici di destra e di sinistra con una memoria difensiva che parrebbe quasi un pizzino: non scaricatemi. Non provate a mollarmi.  Eravamo, è il messaggio, tutti sulla stessa barca. Quella di Spinelli. Non si può fare altrimenti". Così sul suo profilo social Ferruccio Sansa, già candidato alla presidenza della Regione Liguria proprio come avversario del ricandidato Toti e adesso capogruppo della lista a sostegno della sua candidatura.

"No, dice Toti, non è corruzione. Anche quando i magistrati - prosegue Sansa - gli ricordano la frase che ha detto a Spinelli: "Il 29 va la tua roba... ricordati che sto aspettando anche una mano, eh... Decideranno i giudici se sia corruzione. Noi non abbiamo bisogno della sentenza per dire che, reato o meno, questa è una politica indecente. Una politica che non accetteremo mai. Adesso copriranno tutti noi di messaggi, articoli, dichiarazioni. "Così fanno tutti", ci diranno. "Non si può fare altrimenti", ci ripeteranno in coro. Cominceranno a dire: "Toti ha realizzato tante opere, è un uomo del fare. È soltanto questo che conta. I giudici invadono lo spazio della politica. Così si ferma lo sviluppo".

"Vedrete, ce lo diranno. Lo stanno già dicendo. "Toti non è un colpevole, è un martire", sarà il messaggio della politica che non cambia mai. No, no, no. Non lasciamoci convincere. Non facciamoci anestetizzare. Che sia un reato o meno, questa è la politica che non vogliamo. Voltiamo pagina. Non è vero che così fanno tutti. Non è vero - conclude Sansa - che non c'è un altro modo di fare politica. Non è vero che siamo tutti così. Non lasciamoci convincere. Non arrendiamoci".