Caso Toti: no del gip a incontro con esponenti M5S, "Richiesta inammissibile, è l'indagato a dover chiedere i colloqui"

di Redazione

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Cavo e Bozzano: "Respinta oltraggiosa provocazione". Pirondini e Traversi: "Ennesima prova che il governatore deve dimettersi"

Caso Toti: no del gip a incontro con esponenti M5S, "Richiesta inammissibile, è l'indagato a dover chiedere i colloqui"

Il giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni ha respinto l'istanza dei parlamentari liguri del Movimento 5 Stelle di incontrare Giovanni Toti, ai domiciliari dal 7 maggio. Per il gip la richiesta sarebbe "inammissibile" visto che è l'indagato a dover chiedere gli incontri. L'istanza era stata presentata nei giorni scorsi dal senatore Luca Pirondini (nella foto) e dal deputato Roberto Traversi.

"Diverse volte Toti ha fatto richiesta, esaudita, di poter ricevere in visita esponenti del centrodestra regionale e nazionale. Nella lettera che ieri ha inviato al suo avvocato, Toti scrive che tornerà a incontrarsi con gli amici del suo movimento politico, gli alleati e tutti coloro che potrà vedere per parlare di futuro; lunedì è probabile che incontri anche Salvini. Bene, vogliamo incontrarlo anche noi" avevano scritto in una nota.

"Gradiremmo - dichiarano i parlamentari - anche noi essere autorizzati a recarci a casa sua per poter conferire con lui "su temi di interesse pubblico e attualità politica", come scrive nella sua lettera, ma soprattutto per dirgli una cosa: di dimettersi per salvaguardare il futuro della nostra regione. Al gip del Tribunale di Genova - aggiungono - abbiamo chiesto di poterlo incontrare perché vorremmo anche noi avere il privilegio di conferire con il presidente per rappresentargli la nostra preoccupazione derivante dalla paralisi a cui è costretta la Liguria a causa del suo comportamento".

"La provocazione del Movimento 5 Stelle non è stata raccolta dal gip Paola Faggioni. Resta per fortuna solo l'ennesima figuraccia di Luca Pirondini e dei suoi compagni di partito. La richiesta di incontrare il presidente Toti ai domiciliari per dirgli di dimettersi era solo una meschina provocazione che conferma l'infimo senso delle istituzioni e del rispetto umano da parte dei parlamentari grillini". Questa la reazione di Ilaria Cavo, coordinatrice della Lista Toti, e di Alessandro Bozzano, capogruppo in Regione, alla decisione del gip di non autorizzare l'incontro con Toti chiesto dai parlamentari del M5S.

"Il giudice ha respinto quello che sarebbe diventato un puro oltraggio, una domanda che, solo all'atto della sua presentazione alla cancelleria del gip, ha dimostrato lo scarso rispetto per la magistratura stessa di esponenti che, evidentemente, considerano davvero un'inchiesta null'altro che uno strumento di barbara battaglia politica", concludono Cavo e Bozzano.


La controreplica agli stessi Luca Pirondini e Roberto Traversi: "Prendiamo atto della decisione del Gip in merito alla nostra istanza per incontrare il presidente Giovanni Toti. Con questo atto del giudice, certamente corretto, abbiamo ottenuto la prova del fatto che il presidente Toti non solo non può incontrare i cittadini, come sarebbe normale, ma nemmeno dei parlamentari. Questa è l'ennesima dimostrazione del fatto che Toti deve dimettersi immediatamente. Inoltre, Toti dovrebbe riflettere sul fatto che la Regione da due mesi è paralizzata dalla sua ostinazione a non farsi da parte. Tutti gli iter autorizzativi sono fermi, le grandi opere di cui tanto parla il centrodestra da anni erano già bloccate prima a causa della loro incapacità o forse di comportamenti illeciti. Il Consiglio regionale naviga a vista e lavora per modo di dire, senza affrontare alcun nodo cruciale, a cominciare dalla situazione della Sanità, letteralmente allo sbando. La Liguria non merita tutto questo".