Caso Toti, Lavarello presidente aeroporto: "Mai favorito nessuno, sempre lavorato per porto comune e regione"

di Carlotta Nicoletti

"Il nostro lavoro è fare sintesi, mediare tra interessi diversi"

 "Non ho favorito nessuno per trovare un accordo. Non lavoro per Msc. Lavoro per il porto, per il Comune e per la Regione, a seconda degli argomenti. Mi hanno chiesto un'opinione e l'ho espressa. Probabilmente l'ho espressa bene perché poi in qualche modo quello che era bloccato ha camminato". Alfonso Lavarello, presidente dell'Aeroporto di Genova, risponde a margine di un convegno a Stazioni marittime, sull'inchiesta che ha coinvolto Regione e porto. Il nome di Lavarello, che non è indagato, emerge dalle intercettazioni come 'l'eroe' che è riuscito a fare accordare Gianluigi Aponte (Msc) e Aldo Spinelli sulla partita del Terminal Rinfuse.

"A volte una posizione, una parola non cambiano nulla ma rendono meno perplesse le controparti. E' tutto semplice" spiega. Nelle intercettazioni diceva di sentirsi 'un leone' per avere favorito la mediazione fra i due imprenditori. "Vede la criniera?" scherza. Poi spiega "Volevo dire che un discorso fra interessi diversi, soggetti diversi, soggetti importanti, che è bloccato stagnante, anzi contrapposto, se si riesce in qualche modo a sbloccarlo, semplicemente con il buon senso e la tranquillità è un buon risultato. Infatti mi hanno detto che è stata una 'magia'. Se l'avessi saputo avrei capitalizzato". Con l'accordo Spinelli ottiene 14 mila metri quadrati dell'ex carbonile Enel in porto e Gnv (società di Aponte) ottiene un'autorizzazione per 10 mila metri quadri a ponte Rubattino, sanciti da una delle delibere finite sotto la lente dell'inchiesta.

"Posizioni contrapposte sono normali in un'azienda, in famiglia, in un condominio, soprattutto se abbiamo personalità e interessi diversi, ma il nostro lavoro è fare sintesi quando c'è lo spazio per passaggi che non ledono l'interesse di nessuno - dice Lavarello -. Si tratta di trovarli". Alla domanda se l'inchiesta potrebbe avere riflessi di immagine che potrebbero impattare sulle trattative per l'ingresso di nuovi soci nella compagine di Aeroporto di Genova, risponde: "l'aeroporto non c'entra nulla. C'entra tutto quello che è in abbrivio. E' chiaro che ora c'è una fase di riflessione, in cui voi (i media, ndr) avrete più lavoro rispetto ad altri momenti e qualcun altro dovrà aspettare la maturazione di altri passaggi che sono comunque tutti indipendenti. L'aeroporto non c'entra nulla con il porto ma tutto c'entra con la città".