Caso Toti, Italo Testa: "Tutti parlavano con i riesini, anche ex sindaco Pd"
di Redazione
Depositata lettera del 2007 dell'allora candidata sindaco Marta Vincenzi
Una lettera inviata alla comunità riesina il 15 marzo 2007 da Marta Vincenzi, allora candidato sindaco di Genova in quota al centrosinistra, è stata depositata oggi al gip Paola Faggioni da Italo Maurizio Testa, uno dei due rappresentanti della stessa comunità, destinatario della misura dell'obbligo di dimora nell'inchiesta che ha portato ai domiciliari il presidente della Liguria, Giovanni Toti. Italo Testa non ha riposto alle domande del giudice, ma ha preferito consegnare il documento per dimostrare che i politici di qualsiasi schieramento avevano rapporti con la comunità genovese originaria di Riesi.
Nella missiva la candidata, poi diventata primo cittadino, auspicava un nuovo il processo di integrazione tra genovesi e non come era avvenuto nel dopoguerra e augurava il successo per la loro iniziativa. Nella chiusura poi scriveva: "la geniale idea di un'associazione culturale di Riesini e non, avviata nella nostra città, da un non riesino (Venanzio Maurici) sia un esempio da perseguire, così si possono creare forme di socialità e associazionismo formidabili, con poco".
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