Caso Toti, i pm: concessioni a Spinelli e Aponte "sbloccate" dai consulenti Msc e in un'intercettazione spunta Burlando

di Redazione

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Carozzi dell'ex ministro: "Ha il potere degli affari, delle congreghe... ha il potere degli inciuci, no? Gli amici degli amici..."

Caso Toti, i pm: concessioni a Spinelli e Aponte "sbloccate" dai consulenti Msc e in un'intercettazione spunta Burlando

La proroga trentennale della concessione del Terminal Rinfuse a Spinelli non porta le impronte digitali dello stesso "scio Aldo" o di Giovanni Toti, ma rimanda piuttosto agli ambienti di Gianluigi Aponte, peraltro estraneo all'inchiesta e non indagato.

Negli atti dell'inchiesta compare come "la clausola inserita nel testo della concessione" su iniziativa di Giorgio Carozzi, componente del comitato di gestione del porto, era stata "modificata su suggerimento di Lavarello per conto di Aponte". Una clausola "che rendeva superata ogni questione legata alla durata della concessione, in quanto riconosceva la facoltà dell'autorità di sistema di revocare la concessione stessa in caso di cambiamento di destinazione d'uso dell'area portuale".

Sul punto, scrive La Verità, il 29 ottobre 2021 Carozzi e Lavarello hanno una conversazione intercettata così verbalizzata dagli investigatori: "Lavarello si informava sulla questione della concessione e, su indicazione dell'armatore Aponte, dominus di MSC e e socio degli Spinelli nel Terminal rinfuse Genova srl attraverso la società lussemburghese Itaterminaux Sarl, chiedeva all'interlocutore di perorare una modifica di un passaggio della delibera da presentare al prossimo comitato di gestione".

Nelle conversazioni, Lavarello e Carozzi si trovano a parlare di Claudio Burlando. Lavarello in un passaggio afferma: "Non capisco come Burlando possa avere del potere. Ma questi quattro mezzi politici che abbiamo qui mi hanno spiegato che invece ce l'ha perché c'è una percezione... perché ha incidenza sulla Culmv". Al che Carozzi: "No, sulla Culmv non ne ha più, ha il potere degli affari, delle congreghe... ha il potere degli inciuci, no? Gli amici degli amici...".

Lo stesso Burlando, estraneo all'inchiesta e non indagato, in un'intercettazione si lamenta con Spinelli di Rino Canavese, componente savonese del Comitato. "Bisogna levare Canavese" dice Spinelli, Burlando "E lo so", Spinelli "Adesso con il sindaco di Savona vado a parlarci io", Burlando "Va bene, va bene dai".