Caro gas, le imprese liguri lanciano l'allarme
di Redazione
I settori più colpiti sono quello siderurgico e chimico, le cartiere, quello alimentare e artigianale
Grido d'allarme delle imprese: l'impennata del costo del gas manda in crisi il sistema produttivo ligure, creando grandi difficoltà alle aziende. I settori più colpiti sono quello siderurgico e chimico, le cartiere che stentano a riprendere le attività, il comparto alimenatare e quello artigianale.
Il prezzo del metano alla Borsa di Amsterdam è vicino ai 300 euro a megawatt ora, ben quindici volte superiore rispetto al 2019, periodo pre-pandemico.
Le ragioni di questi aumenti, che pesano sul sistema produttivo come sulle tasche di tutti gli italiani, va ricercato inizialmente nell'aumento della domanda a livello globale, ma soprattutto alla guerra russo-ucraina e al conseguente taglio alle forniture operato dal Cremlino.
Tutte le filiere industriali della regione stanno accusando l'impennata del prezzo del metano, nel nostro territorio l'impatto sui costi di produzione è alto, la bolletta energetica nel settore manifatturiero pesa nella produzione, che con questi costi significa impiegare risorse economiche che incidono pesantemente sul fatturato.
Dall'industria alimentare a quella siderurgica, passando da quella della ceramica alle cartiere, il grido d'allarme ha una voce sola: "Il Governo intervenga mettendo un tetto al prezzo del gas, o qui rischiamo tutti lo stop della produzione".
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