Caro energia, Toti: "Sospendere la campagna elettorale? Calenda cerca solo di farsi pubblicità"

di Edoardo Cozza

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Il presidente della Regione ed esponente di Noi Moderati in un'intervista a 'La Verità': "I partiti siano maturi e appoggino il governo alla ricerca di soluzioni"

Caro energia, Toti: "Sospendere la campagna elettorale? Calenda cerca solo di farsi pubblicità"

Il presidente della Regione Liguria ed esponente di Noi Moderati Giovanni Toti è intervenuto sul tema del caro energia in un'intervista al quotidiano 'La Verità'. Il primo tema toccato è quello della proposta di Carlo Calenda (Terzo Polo) di sospendere la campagna elettorale: "Mi pare una trovata pubblicitaria, senza prodotti da venedere: è come quando stai perdendo la partita e vuoi scappare col pallone. Calenda, da macroniano, dovrebbe sapere che in Francia si è svolta tranquillamente un'elezione presidenziale mentre in Ucraina cadevano le bombe. Ma nessuno si é sognato di chiedere l'interruzione della campagna elettorale”.

Sul caro bollette Toti risponde "se i partiti si accordassero per dare un appoggio forte al governo al fine di trovare soluzioni, questo sarebbe certamente un segnale di maturità. Non è detto si debba fare propaganda politica su tutto".

Sulle politiche green Toti sottolinea che bisogna uscire "dall'insopportabile retorica delle rinnovabili. Non solo le imprese pagano il gas a prezzi stellari, ma sborsano flor di quattrini peri certificati verdi sull'emissione di CO2: queste cose vanno superate. Tutti parlano di burocrazia asfissiante, poi però quando propongo di togliere il parere vincolante delle soprintendenze, nessuno ha il coraggio di procedere. Si tratta di avere cultura di governo, e decidere".

E sull'agenda Draghi il governatore spiega "semmai esiste un metodo Draghi che però è snobbato proprio da quelli che il premier se lo vogliono intestare. Oggi Enrico Letta dipinge una campagna elettorale "rosso contro nero", "se vince la Meloni arrivano le cavallette. Questo non è il metodo Draghi. Il premier da Rimini ha detto in sostanza che votare non significa scegliere tra il partito della salvezza e il partito della fine del mondo. Il voto è un appuntamento democratico fisiologico che va affrontato pensando al bene del Paese".