Carige, Malacalza: "I piccoli azionisti meriterebbero chiarimenti, non indiscrezioni"

di Redazione

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"Serve capire se le difficoltà finanziarie sono frutto di eventi oggettivi o se invece qualcuno ne ha tratto vantaggi"

Carige, Malacalza: "I piccoli azionisti meriterebbero chiarimenti, non indiscrezioni"
Ha parlato all'agenzia ANSA Vittorio Malacalza: "Per raggiungere un 'alto grado' di serenità nei giudizi - ha detto a proposito della situazione di Carige - sarebbe necessario prima comprendere se quelli che vengono definiti i problemi finanziari ereditati dagli ultimi esercizi siano imputabili ad eventi oggettivi ed estranei alla volontà di alcuno, o invece riferibili anche a controparti che potrebbero essersi avvantaggiate, o avvantaggiarsi, da tali problemi". L'imprenditore ha poi scelto di vestire i panni del "piccolo azionista e - ha detto - del privato cittadino". In tali vesti ha aggiunto che "tutti gli azionisti della banca che l'hanno sostenuta negli ultimi tre aumenti di capitale, versando nelle sue casse oltre 2 miliardi in quattro anni, meriterebbero dei chiarimenti prima di leggere indiscrezioni di stampa su una presunta operazione che li vorrebbe invece sostanzialmente esclusi dal futuro della banca". "Ritengo - ha detto ancora Malacalza - che sinora, nonostante tutto, tutte le componenti che costituiscono Banca Carige e in particolare gli instancabili azionisti, liguri e non, abbiano conservato un'ammirevole serenità di giudizio e una 'ligure' sobrietà di fronte alla situazione del tutto peculiare nella quale una banca, che ha incassato in pochi anni 4 miliardi tra aumento di capitale dai soci e ricavato di cessioni, si trova ancora in un contesto di incertezza, nonostante la sua piena solvibilità". Il riferimento è chiaramente all'invito a "serenità e sobrietà di giudizio", diffuso domenica dai commissari di Banca Carige: "L'invito alla sobrietà in generale è quanto mai condivisibile" ha precisato lo stesso Malacalza.