Carige, i sindacati: "Con queste scelte si va verso una banca-boutique"

Non trovano una reale corrispondenza tra quello che viene annunciato dai commissari di Banca Carige e le misure poste in essere in concreto, le segreterie di coordinamento di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin: "Il piano industriale e i progetti di ricapitalizzazione - affermano - sono improntati alla valorizzazione del rapporto con la piccola-media impresa, con gli operatori minori e con le famiglie e si nega la volontà di trasformare la banca in una 'piccola boutique' che si occupi prevalentemente di gestione di patrimoni. Quello che è stato fatto e che si sta facendo in applicazione del piano industriale presentato a febbraio, a nostro avviso è in contraddizione con quanto affermato". "L'unico strumento che all'interno della banca erogava credito ai privati e alle famiglie su tutto il territorio nazionale, Creditis, è stato ceduto qualche mese fa a un soggetto terzo - spiegano i sindacati Carige - Da diverse settimane si evocano in azienda chiusure di svariate decine di filiali, peraltro previste anche dal piano industriale. Contemporaneamente, sarà inaugurata a Roma una nuova filiale di Cesare Ponti, finora assente dalla capitale, che si occuperà esclusivamente della gestione di patrimoni rilevanti, prima di una serie di aperture già annunciate su tutto il territorio nazionale". "Non abbiamo notizie di iniziative volte a valorizzare il rapporto e a fornire il sostegno alle piccole e medie imprese del paese - aggiungono - Al contrario proseguono le cessioni dei crediti dubbi, con ciò rinunciando alla possibilità di recuperare posizioni in difficoltà dietro le quali ci sono famiglie e imprese. Come abbiamo già ripetuto in molte occasioni, noi non esprimiamo giudizi sui soggetti che sono interessati ad acquisire pacchetti azionari di Banca Carige, ma crediamo che interessi molto a tutti i dipendenti sapere quale sarà il futuro di questa azienda e con quali prospettive".