Carcere di Sanremo, non riesce a videochiamare la famiglia: torna in cella e tenta il suicidio

di Giorgia Fabiocchi

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A darne notizia il segretario regionale della Uil Polizia Penitenziaria Fabio Pagani: "Il detenuto è stato soccorso da un agente"

Carcere di Sanremo, non riesce a videochiamare la famiglia: torna in cella e tenta il suicidio

A causa di problemi tecnici non è riuscito ad effettuare una videochiamata alla propria famiglia così, una volta rientrato in cella, ha tentato di impiccarsi con una corda ricavata dalle lenzuola. L'episodio è avvenuto ieri nel carcere di Sanremo. La notizia di quanto accaduto è stata resa nota dal segretario regionale della Uil Polizia Penitenziaria Fabio Pagani.

"Il detenuto di origine magrebina è stato soccorso dal personale di polizia penitenziaria - spiega Fabio Pagani - che con grande immediatezza ha impedito che si realizzasse il proposito". L'episodio è solo l'ultimo in ordine di tempo, non è infatti la prima volta che nella casa circondariale di Sanremo si registrano episodi analoghi che spesso hanno avuto epiloghi tragici.

Il 18 dicembre, sempre nel carcere matuziano, un detenuto magrebino di 39 anni aveva dato fuoco alla propria cella come protesta per essere stato messo in isolamento in quanto positivo alla tubercolosi. L'uomo, gravemente ustionato, è morto a gennaio all'ospedale Villa Scassi di Genova. A febbraio, un detenuto di 49 anni si è ferito con una lama e ha poi tentato di appiccare il fuoco nella propria cella. Anche in questo caso, l'intervento degli agenti ha evitato il peggio.