Caos autostrade in Liguria, Botta: "Situazione vergognosa: siamo stanchi di aspettare"
di Marco Innocenti
"Il governo batta i pugni con Aspi: auto e camion intrappolati per 13 ore al freddo sono dimostrazione di sufficienza e superficialità"
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Passano i mesi, cambiano le stagioni ma quello che non manca, sulle autostrade della Liguria, sono i disagi. In estate erano i cantieri, in inverno è la neve che, sulle tratte appenniniche, non è proprio quello che si dice una novità. Eppure, alla prima allerta neve della stagione, la rete autostradale della nostra regione è andata letteralmente in tilt. "E' una situazione vergognosa - commenta Giampaolo Botta, dg di Spediporto e membro del comitato "Salviamo Genova e la Liguria" - che deve essere oggetto di una forte protesta di tutti i settori produttivi, alberghiero, della logistica, dei trasporti ma anche dei cittadini perché nel momento in cui si entra in un'autostrada e si viene sequestrati da una rete di infrastrutture incapace di permetterci di spostarsi in tempi celeri, è davvero difficile orientarsi. Sono mesi che soffriamo, il 2020 è stato un anno complicato e anche il 2021 lo sarà perché se non si interviene con una seria programmazione di interventi, sui cantieri e sulla possibilità di renderli flessibili in base ai picchi stagionali. Il settore alberghiero, per esempio, guarda con preoccupazione alla prossima primavera".
Una situazione che, fra i responsabili, vede anche il governo. "Io penso che il governo dovrebbe battere i pugni e far sentire forte la sua voce con Aspi - prosegue Botta - Attendiamo la convocazione di un tavolo in prefettura, attendiamo la convocazione di un tavolo tecnico allargato alle categorie per confrontarsi su come Aspi e il governo intenda affrontare nei prossimi mesi l'emergenza autostradale. Non è avvenuto nulla di tutto questo e quindi riteniamo che in questo caso il governo debba tornare a farsi vedere con noi e soprattutto a farsi sentire con Aspi. Al momento, c'è ancora tanto da fare e noi siamo stanchi di attendere".
"Qui non si parla solo di ristori dei danni subiti - specifica Botta - che pure sarebbero utilissimi in questo periodo. Molte attività hanno subito danni in estate e li subiranno ancora in questo periodo natalizio, ma pensare di causare ulteriori danni alle imprese facendo saltare la programmazione per la primavera 2021 sarebbe disastroso. Ciò detto, però, al centro dell'attività del Comitato Salviamo Genova e la Liguria c'è lo studio di quelle misure che si dovranno mettere in campo, la loro programmazione, il loro timing, la flessibilità dei cantieri per garantire i periodi di peak season, la maggiore agilità per ridurre la lunghezza di questi cantieri. C'è poi un discorso di accessibilità del territorio perché se vogliamo far vivere il territorio ai turisti dobbiamo far sì che questo sia accessibile e sicuro. Sono veramente tanti i temi su cui adesso noi vogliamo risposte serie e certe. Non ci accontentiamo più di attendismi di varia natura, sono mesi che lavoriamo col ministero e vogliamo risposte certe e le vogliamo nero su bianco".
Le scene dello scorso weekend, con mezzi pesanti e leggeri intrappolati per ore intere sotto la neve lungo le autostrade della Liguria sono state l'ennesima dimostrazione di quanto ci sia ancora da fare. "Quello che è accaduto ha dell'incredibile ed è vergognoso - conclude Botta - Rispetto ad un gestore che dovrebbe avere alta professionalità nel saper gestire questo tipo di situazioni, si sta dimostrando invece grande sufficienza e quasi superficialità. La neve era stata ampiamente prevista e si doveva intervenire in anticipo. Io non sono un tecnico e non posso dire cosa Aspi avrebbe dovuto fare in quella situazione ma certamente il fatto che ci siano state auto e camion intrappolate per 12 o 13 ore, al freddo, sotto la neve, senza assistenza se non da parte della Protezione Civile, ha davvero dell'incredibile. Se pochi centimetri di neve sono sufficienti per mettere in lockdown il sistema autostradale italiano, vuol dire che qualcosa non funziona. Ecco perché noi vogliamo dal Mit risposte sicure su quello che sarà il futuro delle autostrade in Italia e sui giusti ristori che a tutte le categorie devono pervenire. Ora però, non fra mesi, quando forse molte aziende avranno già chiuso".
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