Buoni spesa, Benedetti: “Si alla solidarietà, ma senza penalizzare esclusivamente i negozi di vicinato”

di Antonella Ginocchio

1 min, 22 sec

Il presidente di Confesercenti Liguria teme pesanti ripercussioni sui piccoli esercizi ed i banchi del mercato

Buoni spesa, Benedetti: “Si alla solidarietà, ma senza penalizzare esclusivamente i negozi di vicinato”

Per quanto riguarda i cosiddetti buoni spesa, che saranno distribuiti dai Comuni per aiutare le famiglie in difficoltà in questo periodo di emergenza, il presidente di Confesercenti Liguria, Marco Benedetti,  non nasconde alcuni timori: “Non possiamo non ribadire alcuni principi che, a nostro giudizio, devono inderogabilmente caratterizzare una misura sociale e di solidarietà come questa: solidarietà che deve essere per tutti, quindi anche per gli esercizi di vicinato e i banchi dei mercati”.

Spiega:«Per questo abbiamo scritto ad Anci e a Forum del Terzo settore della Liguria, chiedendo di fare in fretta, ma bene, garantendo che gli esercizi di vicinato non si trovino a pagare il conto finale della solidarietà, ovvero che non debbano sopportare commissioni assurde per i buoni pasto a favore delle compagnie emettritrici; che non vengano snobbati ad esclusivo appannaggio della grande distribuzione; e che non debbano sopportare i costi delle transazioni elettroniche su importi minimi a solo vantaggio dei circuiti delle carte elettroniche. #aiutiamochistaaiutando è il nostro messaggio”.

Il presidente aggiunge: “Ci teniamo poi a ringraziare tutti coloro che stanno già operando in linea con quanto da noi richiesto e a confermare il nostro impegno per aiutare il buon esisto della misura, auspicando in primis che possa essere finanziata in maniera più significativa e possa così dare vero sollievo ai soggetti più deboli delle nostre comunità». Benedetti ribadisce infatti che sui buoni spesa “Comprendiamo e condividiamo in pieno lo spirito con cui gli amministratori locali e gli operatori del sociale stanno cercando di accelerarne l’operatività”.