Buon Natale Genoa con la serenità e l'autorevolezza di Gilardino
di Gessi Adamoli
La vittoria sul Frosinone primo in classifica permetterà ai tifosi del Genoa di trascorrere un Natale sereno grazie ad Alberto Gilardino, che si è calato nella parte con grande umiltà e straordinario buon senso, ma anche con l'autorevolezza di chi sa di calcio e che dunque con i vari Coda e Aramu può parlare non solo nella stessa lingua ma anche da un livello tecnico superiore. Ma grazie anche al ravvedimento operoso in corsa d'opera dei 777 che, dopo aver ridato il Genoa ai genoani rilevando una società che Preziosi aveva avvilito e umiliato, rischiavano di perdere l'entusiasmo che erano riusciti a ricreare nonostante la retrocessione. Un patrimonio che sarebbe stato un delitto depauperare solo per la cocciutaggine di insistere sull'uomo sbagliato al posto sbagliato. Alla fine si è convinto anche Spors e ora, a livello di stanza dei bottoni, sembra essere tornata quell'unità di intenti fondamentale per il raggiungimento dell'obiettivo.
In questi giorni Tullio Solenghi è in scena al Teatro Nazionale con I manezzi per maita na figgia, una straordinaria macchina da risate e probabilmente la commedia più popolare interpretata da Gilberto Govi. Genovese e genoano, nel segno della tradizione del Teatro Stabile di Genova come lo erano, Lina Volonghi, Ernesto Calindri (del resto l'uomo del Cynar, i liquore che combatteva “il logorio della vita moderna” non poteva non tifare per il Grifone), Marco Sciaccaluga e Carlo Repetti, ho avuto il piacere di intervistarlo e mi ha stupito la sua analisi lucidissima nonostante viva ormai da anni a Roma, il Grifone solo attraverso la tivù: “La proprietà americana ha grandi ambizioni e probabilmente anche importanti disponibilità economiche, però, come ci ha insegnato la sciagurata retrocessione dello scorso anno, devono fare un corso accelerato di praticità. Blessin sembrava arrivato da Marte, con lui era impossibile salvarsi. Esonerarlo, anche se in ritardo, è stata al momento la mossa più azzeccati degli americani, ci voleva più umiltà nel riconoscere l'errore e farlo prima... La serie B è un campionato estremamente complicato, molto più livellato della serie A dove ci sono sempre le solite quattro o cinque squadre e poi le altre. Io manco immaginavo che il Sudtiroler Volkspartei giocasse a calcio eppure quando è venuto a Marassi ne arrivava da dodici risultati utili consecutivi e ci ha fatto ammattire. Non si può improvvisare, per questo dico sarebbe utile la consulenza di un italiano che si sappia muovere in un percorso pieno di trappole. Ho fiducia in Gilardino, è giovane, ha entusiasmo e conosce il calcio. Però a fianco gli serve un dirigente di lungo corso”.
Parole scolpite nella pietra. A Gilardino, che si è guadagnato sul campo la riconferma e non si deve più considerare “ad interim”, quando gli è stata affidata la squadra, dopo il tracollo casalingo col Cittadella, era stato chiesto di limitare i danni in attesa della sosta natalizia. Lui è andato anche oltre rosicchiando qualche punto alle due di testa. E anche i numeri cominciano a quadrare. La difesa è tornata ad essere insuperabile e i zero i gol subiti col Gila in panchina la portano ad essere la seconda meno battuta del campionato (13 gol al passivo contro gli 11 del Frosinone), certo davanti il Genoa è ben lontano dall'essere una macchina da gol. Però anche in questo senso qualche progresso c'è stato. Intanto sotto l'albero i tifosi rossoblù come regalo possono mettere il primo gol su calcio d'angolo, un evento atteso dall'inizio del campionato ed arrivato solo alla penultima giornata del girone d'andata. Gilardino, il giorno prima in conferenza stampa, l'aveva quasi profetizzato. “Abbiamo lavorato molto sulle situazioni di palla inattiva...”. Certo, fondamentale dalla bandierina è stato il sinistro magico di Aramu che sembra un altro rispetto a quello abulico e impalpabile dell'era Blessin. Ora lo step successivo sarà ritrovare il miglior Coda, ancora appesantito e poco reattivo. Gilardino giustamente insiste nel cercare di recuperare quello che è stato il vincitore della classifica dei cannonieri degli ultimi tre campionati di serie B ai quali ha partecipato. Nella peggiore delle ipotesi c'è in casa il piano B perché Puscas, a suon di gol la scorsa stagione ha portato il Pisa ad un passo dalla serie A.
Il tanto vituperato centrocampo a due contro il Frosione ha funzionato. Nella zona nevralgica del campo il Genoa non si è mai trovato in inferiorità numerica come regolarmente accadeva con Blessin. Merito dello spirito di sacrificio di Aramu, che ha fatto qualità e quantità, di Jagiello, instancabile sulla fascia tanto che qualcuno l'ha paragonato a Sculli, e di Gudmundsson, che ha giocato a tutto campo ed è tornato ad avere accelerazioni imprendibili.
Buon Natale a tutti i genoani in attesa del Boxing Day che ci regalerà un intrigantissimo Bari-Genoa, scontro diretto tra le due terze in classifica. E poi via col mercato. E' arrivato Matturro e per Criscito si attende solo l'ufficializzazione, ma sono previsti almeno un altro paio di movimenti in arrivo.
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