Botta: "I controlli sanitari sulle merci nei nostri porti sono in tilt"

di Redazione

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Il direttore generale di Spediporto: "Poco personale e pratiche in grave ritardo"

Botta: "I controlli sanitari sulle merci nei nostri porti sono in tilt"

Affida la propria preoccupazione a un post su Facebook, Giampaolo Botta, direttore generale di Spediporto, sulle conseguenze della crisi coronavirus sull'economia, specialmente di fronte alle difficoltà nei controlli da parte delle strutture sanitarie dei porti del nostro paese, primo fra tutti quello di Genova. "I controlli sanitari sulle merci in TILT - scrive Botta - Si schianta il nuovo sistema europeo dei controlli. Centinaia di pratiche in arretrato, import al tracollo, una delle più attese infrastrutture informatiche sta mettendo [in crisi, ndr] i traffici del porto di Genova e di tutta Europa. Sono centinaia le pratiche in attesa di essere evase nel porto di Genova, uffici Sanitari al collasso".

"Il poco personale disponibile - prosegue Botta - si divide tra i controlli ad equipaggi e passeggeri, per via del CORONAVIRUS, e controlli alle merci con ritardi di oltre una settimana. Un'altra mazzata al nostro porto ed alla competitività del NORD OVEST, ed il Ministero della Salute ignora, ormai da anni, le necessità della principale industria del Nord Ovest italiano. Servono medici e tecnici, serve assumere una posizione forte con Bruxelles, serve saper difendere gli interessi italiani sui mercati internazionali. All'industria italiana ed alla logistica non interessano le risse politiche ma una vera programmazione economica basata su una reale semplificazione e questa COSTA ZERO".