Bombardier, Di Maio: "Rispetto per le nostre eccellenze. Serviva però un gesto distensivo"

di Redazione

1 min, 1 sec

Le Rsu: "Adesso lasciamoli lavorare. Se non saremo soddisfatti, ci ritroveremo di nuovo davanti ai cancelli dell'azienda"

Bombardier, Di Maio: "Rispetto per le nostre eccellenze. Serviva però un gesto distensivo"
“Difenderemo i posti di lavoro e l’integrità delle nostre eccellenze”. Così il ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio che ha visitato prima lo stabilimento Piaggio Aerospace di Villanova d’Albenga e poi quello Bombardier a Vado. Nel pomeriggio, l'incontro con i vertici dell'azienda e le rsu Bombardier, preoccupate dalla possibilità di uno smembramento dopo l'annuncio del distacco del settore ingegneria. "Noi non ci fidiamo più di quest'azienda - ha tuonato Bruno Martinazzi, rsu dello stabilimento Bombardier - Siamo però persone serie e quando prendiamo un impegno lo portiamo a compimento. C'è un percorso istituzionale a cui si sta lavorando. Lasciamoli lavorare e se poi il risultato non ci piacerà ci ritroveremo tutti insieme qua davanti ai cancelli dell'azienda". La mediazione portata dal ministro, insomma, sembra aver sortito l'effetto di far rientrare l'agitazione. Almeno per il momento. "Questo stabilimento deve restare strategico per il territorio e per la proprietà - ha spiegato Di Maio all'uscita dal vertice - Il lavoro che faremo deve però mettere insieme vari soggetti, perché ci devono essere buoni rapporti fra aziende italiane e tedesche. Noi chiediamo il rispetto delle nostre eccellenze, al governo tedesco e anche a una multinazionale come Bombardier. Questo nostro lavoro però necessità di un segnale distensivo".