Blocco canale di Suez, Signorini: "Non sono preoccupato per i porti della Liguria"
di Alessandro Bacci
Il presidente dell'Autorità Portuale: "E' solo una nave incagliata e stanno già lavorando, quindi non credo sarà una cosa lunga"
"Non sono molto preoccupato per le ripercussioni sui porti di Genova, Savona e Vado ligure del blocco del canale di Suez, mi sembra più un "ingorgo", non una vera interruzione. E' solo una nave incagliata e stanno già lavorando, quindi non credo sarà una cosa lunga". Il presidente dell'Autorità portuale del Mar ligure occidentale Paolo Emilio Signorini commenta così il caso del cargo che, insabbiandosi, ha bloccato il canale di Suez.
Diverso sarebbe se dovesse trattarsi di una vera chiusura, con tempi lunghi, che potrebbe provocare invece uno spostamento dell'asse dei traffici. "Se Suez si fermasse davvero, le navi passerebbero dal capo di Buona Speranza - spiega Signorini - facendo il periplo dell'Africa e i grandi servizi con le navi più grandi farebbero sosta solo nella penisola iberica, o addirittura solo nel Portogallo senza neanche fare una sosta nel Mediterraneo o entrando fino a Valencia e Barcellona - e raggiungendo gli altri porti, da Genova a Marsiglia, solo con navi feeder - per poi andare direttamente nel Nord Europa. Un po' quello che è successo in parte con la pandemia, quando gli armatori con la riduzione della stiva e il costo dei bunker basso passavano appunto da Buona Speranza".
Lo scenario, insomma, vedrebbe non solo i porti liguri ma tutti quelli del Mediterraneo occidentale perdere traffici ma soprattutto perdere le grandi navi. "Ma si tratta solo di ipotizzare quello che potrebbe succedere con Suez chiuso. Non è il caso di quello che è successo ora: un ingorgo che penso si possa risolvere velocemente" ribadisce Signorini.
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