Birra: +16% di consumo casalingo ma non basta: pesa la chiusura di bar e pizzerie
di Redazione
Coldiretti Liguria: "Un consumo sempre più consapevole: il lavoro di tanti imprenditori, soprattutto giovani, adesso è a rischio"
Boom nel carrello per gli acquisti di birra a livello italiano, che con un aumento record del 16% è la bevanda che fa registrare la maggior crescita nel 2020, anche se, d’altro canto, "il consumo domestico non riesce a compensare il crollo provocato dalle chiusure di pub, bar, ristoranti e pizzerie, oltre al blocco di fiere, sagre e dello street food a causa del coronavirus, dove a farla da padrone sono, solitamente, le birre agricole ed artigianali dei territori".
E’ il commento di Coldiretti Liguria ai dati Ismea relativi ai primi sei mesi dell’anno, fortemente condizionati dall'emergenza coronavirus. I consumi fuori casa per pranzi, aperitivi e cene sono stimati in calo del 48% nel 2020 con una drastica riduzione dell’attività, che pesa sulla vendita di molti prodotti agroalimentari, a partire dal vino alla birra dove la ristorazione rappresenta uno dei principali canali commerciali.
Secondo il Consorzio Birra Italiana, che riunisce le migliori realtà produttive nazionali e che ha come scopo la valorizzazione della filiera produttiva locale, sono indispensabili misure urgenti per supportare il settore come ad esempio la riduzione o sospensione delle accise, aiuti alla digitalizzazione per la vendite on line e la sterilizzazione dell’Iva.
“A rivoluzionare il settore della birra – affermano il presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il delegato confederale Bruno Rivarossa - è la domanda del consumatore, che è diventata, negli anni, sempre più raffinata e consapevole, con una maggiore attenzione per l’origine delle materie prime e la ricerca di varietà particolari, che esprimono realmente il territorio grazie all’utilizzo di prodotti quali, ad esempio, miele e castagne locali che danno il sentore delle vallate dell’entroterra ligure. Ed è per questo che grandi potenzialità hanno i birrifici agricoli, aziende agricole che, a monte della produzione di birra artigianale, prevedono la coltivazione delle materie prime con cui si realizza il prodotto finale. Purtroppo il conto di quest’anno non ha risparmiato questo settore, che vede coinvolti soprattutto giovani intenti a sperimentare sempre nuove ricette, ed è quindi fondamentale prevedere misure che supportino la filiera, come la riduzione degli oneri fiscali e incentivi al commercio digitale. Anche in questo caso, per sostenere l’economia del territorio e portare in tavola un prodotto unico, consigliamo di rivolgersi per i propri acquisti direttamente alle imprese agricole ed artigianali del territorio, ed apprezzare così il gusto e la qualità di birra 100% ligure.”
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