Spezia, Asl 5 e le sfide del PNRR: già attiva la centrale operativa territoriale
di Marco Garibaldi
Una vera e propria rete assistenziale composta da medici, infermieri e assistenti sociali supportati da una piattaforma digitale.
In Asl 5 c’è un’esperienza interessante che vede l’integrazione sociosanitaria con la costituzione, già avvenuta e operativa, della centrale operativa territoriale COT.
Un progetto in qualche modo precursore di quello che dovrà essere poi il PNRR. Ne abbiamo parlato con Maria Alessandra Massei, direttore sociosanitario di Asl 5:
"La funzione del direttore sociosanitario è di creare delle reti sul territorio con i comuni, con tutte le istituzioni, con erogatori privati, farmacie e tutto il terzo settore. La nostra azienda, in tutti i suoi settori, ha cominciato a parlare di nucleo familiare con l'obiettivo di aiutare le persone che possano permanere il più lungo possibile nel luogo che li aiuta a vivere: la casa. Soprattutto per le persone che hanno cronicità e fragilità era necessario pensare ad uno strumento che integrasse velocissimamente questo tipo di intervento.
Abbiamo fatto un progetto nel 2018 e qui vinto nel 2019 con un bando della fondazione della compagnia di San Paolo proprio per avviare una centrale operativa territoriale. Questa centrale prevede anche il coinvolgimento dei medici di medicina generale. Tutti i 148 medici del territorio hanno aderito e nello stesso tempo hanno preso parte al progetto le assistenti sociali di Asl 5. Abbiamo un servizio composto da 31 assistenti sociali presenti su tutti i servizi dell’azienda.
Questo significa, poi il covid ce l’ha confermato, mettere a sistema la presa in carico: dalla segnalazione al monitoraggio che in questo momento è la criticità per prendere in carico le persone.
La segnalazione avviene su indicazione di tutti i soggetti della rete che segnalano i bisogni delle persone. La persona con una fragilità viene segnalata immediatamente, viene presa in carico dall'assistente sociale, dal medico di medicina generale o di altre figure professionali a seconda dei servizi, viene effettuata una visita a domicilio e su questo viene fatto un piano assistenziale.
Da qui nasce poi il bisogno concreto di una piattaforma informatica che è stata acquistata recentemente e questo permetterà di avere una visione di tutti servizi: dalle dimissioni protette dell’ospedale alla neuropsichiatria infantile o qualsiasi altro servizio della disabilità, della fragilità.
Oltre ai 158 medici stanno aderendo le farmacie, i comuni: il comune della Spezia, il comune di Sarzana e i comuni dell'Alta Val di Vara".
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