Genova, viaggio nelle eccellenze della Asl 3: la telemedicina nella Casa della Salute di Quarto

di Marco Garibaldi

Il direttore generale di Asl 3: "Già adesso siamo operativi sia nell’entroterra sia anche a livello centrale nella città di Genova"

Siamo entrati all'interno della Casa della Salute di Genova Quarto per raccontare una delle eccellenze dell'Asl 3: lo sviluppo della telemedicina, una pratica fondamentale nella gestione dell'emergenza Covid-19.

"È fondamentale ruolo di ANCI Liguria e Federsanità all'interno della riorganizzazione per il PNRR della sanità ligure e nazionale - spiega Luigi Carlo Bottaro, direttore generale di Asl 3 - Le attività che noi stiamo portando avanti, da un punto di vista dall’applicazione del PNRR, non riguardano soltanto l’individuazione di sedi ma anche l’individuazione di buone pratiche che permettano di colmare il gap che c’è tra ospedale e territorio, far sì che il cittadino venga preso in carico direttamente presso il proprio domicilio.

Una delle iniziative che Asl 3 sta portando avanti in maniera importante è la presa in carico del cittadino nel proprio domicilio con la telemedicina.

Ci siamo messi nelle condizioni di esplicitarla in termini operativi. Già adesso siamo operativi sia nell’entroterra sia anche a livello centrale nella città di Genova con una serie di iniziative che vanno dalla banale refertazione di elettrocardiogrammi alla refertazione di attività di tipo spirometrico all’attività fisiatrica"

I risultati della sperimentazione di questo progetto sono senz'altro positivi: ad oggi sono 150 i pazienti che usufruiscono di questo innovativo servizio. Lo racconta Sergio Agosti, medico dell'unità scompenso cardiaco di Asl 3: 

"Siamo partiti nei mesi scorsi con un progetto sperimentale spinti, in epoca coronavirus, da un'esigenza sempre più pressante: quella di riuscire arrivare nelle case dei nostri pazienti. Oggi contiamo circa 150 pazienti in carico con televisita. Abbiamo la possibilità di arrivare direttamente da loro senza che questi vengano in ambulatorio e possono quindi riferirci una loro sintomatologia, i loro disturbi permettendo così modifiche di terapia.

Questo per noi è un valore aggiunto perché permette di avere un grande risultato in termini di gestione clinica di questi pazienti, nel tentativo di ridurre le ospedalizzazioni e gli accessi in pronto soccorso".