Asl 2 contro le dipendenze: inaugurato a Savona il nuovo Centro Generazioni in Gioco
di Marco Innocenti
Un centro dove gli under 25 e le loro famiglie possono trovare gratuitamente un aiuto multidisciplinare per combattere il gioco d'azzardo patologico
lla presenza del sindaco di Savona Marco Russo e del Direttore Generale di Asl2 Marco Damonte Prioli ha aperto oggi a Savona in Corso Italia 15r il nuovo Centro “Generazioni in Gioco”. Un servizio promosso dal Dipartimento di Salute mentale e Dipendenze di Asl2, in collaborazione con Gruppo Redancia, Centro Scientifico Sanitario, e Società Proteo, dedicato agli under 25, dove è possibile trovare gratuitamente aiuto da parte di un'equipe multidisciplinare.
Le attività sono rivolte ai giovani di età compresa fra i 14 e i 25 anni e alle loro famiglie che possono essere inviati da altri servizi ASL, Medici di medicina generale, Pediatri, Consultori, Tribunali per i minorenni, Servizi sociali e tutela minori, Scuole, Enti di formazione, Privato sociale accreditato, Professionisti del privato, Prefettura.
Nell’ambito della progettualità finanziata con il fondo per il contrasto al gioco d’azzardo patologico del Ministero della Salute, la ASL2, a fianco di un potenziamento dell’aspetto clinico/riabilitativo e di azioni capillari di prevenzione sul territorio della Provincia, ha realizzato questo spazio dedicato agli adolescenti, innovativo e non sanitarizzato con carattere di prevenzione e prima accoglienza.
Una proposta per “osservare, ascoltare e accompagnare” che prevede la partecipazione ad attività culturali, sportive o ludiche, percorsi formativi, di reinserimento o recupero scolastico ed il sostegno a quei genitori che pensano che il proprio figlio stia affrontando un momento di difficoltà.
Il servizio si avvarrà della preziosa presenza di un gruppo di “giovani peer” che faciliteranno l’accoglienza all’interno del centro e rappresenteranno un’importante risorsa nel garantire supporto e sostegno ai ragazzi. Per i genitori saranno attivi i gruppi di Dialogo Aperto, occasioni d’incontro e confronto che hanno lo scopo di aiutare le persone e i loro familiari a sentirsi ascoltati e valorizzati.
“Come Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze abbiamo deciso di investire in questa tipologia di servizio che rappresenta una novità in ambito sanitario fortemente promossa dal Ministero della Salute - spiega il direttore del Dipartimento Roberto Carrozzino - per garantire ai nostri ragazzi una risposta ai loro bisogni attraverso un ambiente aperto, con accesso semplice e diretto ed un'equipe specializzata composta anche da coetanei preparati in grado di creare sinergie e proposte educazionali”.
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