Aree ex Ilva, Toti: "Se servono per la produzione bene, sennò creiamo capannoni e nuovi posti di lavoro"
di Redazione
Il presidente della Regione Liguria: "Saremmo i primi a gioirne se l'azienda utilizzasse quegli spazi per la crescita dell'acciaio, altrimenti nuova vita per quelle aree"
"A noi interessa parlare di Ilva, mettere sul tavolo il fatto che questa città e questa regione stanno dando, con l'accordo di programma, un milione di metri quadrati del più importante scalo merci e crocieristico del nostro Paese, quindi aree importanti per l'Italia. Se Ilva avrà bisogno di tutti quegli spazi perché la sua produzione diventerà tale da poter garantire una ripresa dell'occupazione e una crescita dell'acciaio noi saremo i primi a gioirne. Se la produzione, come ho sentito ieri, sarà di 4-5 milioni di tonnellate, e si stava parlando di 6 milioni nel piano firmato solo un anno fa, e ci sarà la possibilità di dare ulteriore spazio, non vogliamo farci aiuole fiorite ma capannoni per mettere a lavorare genovesi e liguri. Penso sia interesse dei sindacati, della stessa azienda e di tutti avere la disponibilità a discuterne". A dirlo, a margine di una visita al set dello spot di Regione Liguria al Porto Antico il governatore ligure Giovanni Toti.
"Anche intorno al piano Taranto: si parla di un rigassificatore, di un cementificio - ha detto - quindi di un'integrazione produttiva. Se si fa un accordo di programma nuovo per Ilva che riguarda principalmente Taranto crediamo sia il momento di discutere anche di questo accordo di programma. Poi vedremo quali sono le condizioni, ma non credo che qualcuno possa mettere un tabù anche solo alla discussione perché sarebbe insensato"
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