Appennino: terrazzamenti agricoli medievali modello per agricoltura sostenibile del futuro
di R.S.
Risultato di uno studio internazionale guidato dall’Università di Milano e condoto con tecniche avanzate di datazione geoarcheologica
Uno studio internazionale guidato dall’Università degli Studi di Milano ha rivelato che i terrazzamenti agricoli dell’Appennino settentrionale, in particolare nell’area di Vetto d’Enza (Reggio Emilia), hanno origini medievali risalenti al IX secolo. La scoperta è avvenuta grazie a tecniche avanzate di datazione geoarcheologica (OSL-PD).
Queste strutture, oggi in parte abbandonate, testimoniano una lunga storia di adattamento ambientale, con modifiche avvenute nei secoli in risposta a cambiamenti climatici, come il “Periodo Caldo Medievale” e la “Piccola Età Glaciale”.
Secondo i ricercatori, recuperare e valorizzare questi terrazzamenti potrebbe offrire strategie utili per affrontare le sfide climatiche contemporanee, soprattutto in aree montane a rischio di abbandono o erosione.
Lo studio è parte del progetto europeo HiLSS, in collaborazione con MIT, University of St Andrews e Newcastle University, ed è stato pubblicato su Scientific Reports.
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