Alluvione Genova, i geologi: "Molto è stato fatto ma serve prevenzione nell'entroterra"

di Redazione

Guido Paliaga, presidente della Società Italiana di Geologia Ambientale: "La manutenzione dei versanti è una lotta che va fatta ogni giorno"

Nel giorno del decennale dell'alluvione che sconvolse Genova nel 2011, Guido Paliaga, presidente della Società Italiana di Geologia Ambientale (SIGEA) della Liguria è intervenuto a Telenord per fare il punto della situazione.

"Quel giorno successe quello che succede sempre di più ogni anno - le sue parole a TGN Live - piogge molto intense concentrate in un periodo ristretto.  Meno di un mese fa un altro record, questa volta a Rossiglione, dove si sono registrati gravi danni ma per fortuna nessuna vittima. Occorre operare una manutenzione ordinaria continua ordinaria. Purtroppo si interviene sulle frane solo quando sono conclamate ma bisogna intervenire prima che produca il danno. Questo permetterebbe anche di risparmiare soldi e di far lavorare delle persone".

E poi ancora sulla cura del territorio: "L'alluvione delle Cinque Terre è stato il collassamento dei terrazzamenti. Un'opera mirabile che i nostri antenati hanno realizzato diffusamente per scopi agricoli, agricoltura di sussistenza. Ma oramai da 70 anni c'è un abbandono quasi totale e questi terrazzemanti sono potenziali sorgenti di sviluppo rapido di grossi smottamenti. Un esempio? A Vernazza 300 frane in un bacino piccolissimo hanno portato a valle 100.00 metri cubi di sedimenti che hanno fatto tappo in paese. Occorre fare prevenzione diffusa con monitoraggio, il territorio cambia in continuazione per cui dobbiamo conoscere come cambia e redigere un piano di interventi".