Aldo Spinelli: "Aree carbonile Enel, come programmo con un terzo dello spazio?"

di Edoardo Cozza

Il presidente del gruppo Spinelli non è soddisfatto della concessione nell'area sia per metratura che per durata. E sulla diga foranea: "Fondamentale"

Aldo Spinelli a tutto tondo sul tema porti e infrastrutture. Ai microfoni di Telenord il presidente del gruppo che porta il suo nome commenta innanzitutto la concessione nelle aree del carbonile Enel, quelle che si trovano sotto la 'Lanterna': una scelta che non lo ha soddisfatto:" Assolutamente no: come si può programmare avendo una piccola parte dell'area ex carbonile (7mila metri su 22mila)? Ci hanno dato la concessione per tre anni, noi che dovremmo investire 13 milioni: questo non è possibile, perché se tra tre anni poi devo lasciare che senso ha?" si domanda Spinelli, che prosegue: "C'era un progetto ben definito per l'ampliamento del piano ferroviario, pagato a nostre spese, a differenza di quanto avvenuto in altri terminal dove ha pagato lo Stato. Va messo ordine negli investimenti fatti nel porto di Genova: se un terminalista italiano, che paga tutte le tasse del caso e poi vede che i soldi vengono reinvestiti in porti dati in concessione agli stranieri, che hanno prezzi più bassi per le concessioni, è una cosa che il governo deve rivedere".

Spinelli prosegue nel suo ragionamento: "Noi abbiamo chiesto una prima valutazione per l'investimento su 10 anni a compensazione dei canoni che paghiamo: in realtà ci sono opere di cui dovrebbe occuparsi l'autorità portuale, anche scalando dai canoni demaniali, perché è un bene che resta lì. Se invece la concessione ce la aggregassero a quella che abbiamo per i 54 saremmo anche disposti a pagarle noi e ad orginzzarci per il futuro". 

Sulla diga foranea il pensiero del presidente del Gruppo Spinelli è chiaro: "Opera fondamentale. So che dovrebbe partire per tutta la zona di Sampierdarena: non si può pensare di fare un terminal nuovo - dal costo di 200 milioni - senza fare la diga foranea che permetterebbe alle navi di ormeggiare. Credo che la gara sia molto avanzata, va dato atto al presidente Signorini e all'onorevole Paita che si stanno muovendo molto bene a Roma". 

Spesso a intralciare i lavori e i progetti c'è la burocrazia. Questione annosa, ma Genova è stata un esempio in tal senso col ponte San Giorgio: "Mi auguro che Bucci abbia aperto la strada verso la soluzione del 'Modello Genova': avere pieni poteri lo ha aiutato e così speriamo sia con Signorini per la diga foranea" sottolinea Spinelli, che per quanto riguarda le novità a breve termine spiega: "Abbiamo acquisito un nuovo servizio dagli Usa. Avremo 40/50mila contenitori in più ecco perché abbiamo bisogno delle aree ex carbonile per i lavori di riempimento, ferroviari e di asfaltatura".