Albenga, pontile della discordia, Mai (Lega): "Sindaco Tomatis ha 'mascherato' attracco turistico con uno per pesca professionale"

di Redazione

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"E' è necessario che chi ha causato i danni ponga rimedio, senza andare a toccare le tasche della Lega Navale e del Circolo Nautico"

Albenga, pontile della discordia, Mai (Lega): "Sindaco Tomatis ha 'mascherato' attracco turistico con uno per pesca professionale"

Un pontile contrappone il consigliere regionale Stefano Mai all'amministrazione comunale di Albenga. "Il comune di Albenga - sostiene il capogruppo della Lega in via Fieschi - ha voluto farsi finanziare dalla Regione un pontile per la pesca professionale per poi usarlo a scopo turistico. Tomatis già nel 2017, quando ero Assessore, aveva provato a farsi finanziare un pontile sia per la pesca professionale che per il turismo, ma il progetto era stato bocciato e adesso lo ha riproposto solo cambiando modalità. Il vicesindaco di Albenga, inoltre, ha pubblicato delle diapositive dove si dice chiaramente che l’attuale pontile serve anche per la pesca, ma in realtà è stato finanziato esclusivamente per quello. Il comune di Albenga ha inoltre chiesto il saldo finale dei lavori alla Regione e questo significa che le opere dovrebbero essere concluse, ma in realtà non sembra così. Anche se ve ne fosse la necessità, le barche della pesca professionale non potrebbero attraccare a causa degli scogli che non sono stati rimossi. Il comune si è approfittato del bando regionale che gli dava il 100% del contributo richiesto per la pesca professionale, ma a oggi c’è una sola imbarcazione che scarica nella zona del molo di Albenga e che prima passava comodamente dalla spiaggia, mentre adesso non lo può più fare".

"Inoltre, come ha ben evidenziato l’Assessore Piana, rispondendo alla mia interrogazione in Consiglio regionale, nelle relazioni tecniche e paesaggistiche non emerge assolutamente l’ipotesi di grossi accumuli di sabbia, come invece si è verificato in questo caso, visto che stiamo parlando di centinaia di tonnellate di materiale, che hanno creato danni economici, sociali e ambientali. Comunque sia, è necessario che chi ha causato i danni - conclude Mai - ora ponga rimedio, senza andare a toccare le tasche della Lega Navale e del Circolo Nautico”.