Albanese a Genova, Rixi: “Parole inaccettabili, alimentano odio e divisione”. Cavo: "Sindaca soffia sul fuoco invece di gettarvi acqua"

di R.S.

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"La vera causa delle tragedie in M.O. è il terrorismo di Hamas, che usa il popolo palestinese come scudo umano e lo tiene in ostaggio di un'ideologia di odio"

Albanese a Genova, Rixi: “Parole inaccettabili, alimentano odio e divisione”. Cavo: "Sindaca soffia sul fuoco invece di gettarvi acqua"

Scoppia la polemica a Genova dopo l’intervento di Francesca Albanese, relatrice speciale dell’ONU per i diritti umani nei territori palestinesi, ospite in città il 7 ottobre. A criticare duramente le sue dichiarazioni è il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Edoardo Rixi, che definisce "inaccettabili" i toni e i contenuti utilizzati durante l’incontro.

"Le dichiarazioni e i comportamenti provocatori di Francesca Albanese a Genova sono inaccettabili – ha affermato Rixi –. Invece di promuovere dialogo e pace, alimentano odio e divisione".

Il viceministro ha inoltre ribadito che la vera causa delle tragedie in Medio Oriente è il terrorismo di Hamas, che "usa il popolo palestinese come scudo umano e lo tiene in ostaggio della propria ideologia di odio".

"Condannare Hamas senza ambiguità significa scegliere la vita, la libertà e la pace. Tutto il resto è complicità morale con la violenza", ha dichiarato.

Rixi ha poi definito “a dir poco infelice” la scelta di tenere l'incontro proprio il 7 ottobre, a un anno dagli attacchi terroristici in Israele, e in un luogo dedicato a Emanuele “Lele” Luzzati, artista genovese di origine ebraica. La famiglia Luzzati (leggi qui) ha espresso disappunto per la coincidenza.

Interviene anche Ilaria Cavo, coordinatrice nazionale di Noi Moderati: "Con la partecipazione all’evento di Francesca Albanese, Silvia Salis ha gettato la maschera e non acqua sul fuoco. Pensavamo di avere una sindaca moderata ed equilibrata, invece abbiamo avuto la conferma che è quantomeno ostaggio dell’ala più radicale della sua coalizione. Da più parti della città, che da sindaca dovrebbe rappresentare, le erano arrivati messaggi chiari, dalla richiesta di cambiare la sede dell’evento fortemente divisivo alla forte presa di posizione della comunità ebraica, con il richiamo di Ariel Dello Strologo, certo non sospettabile di essere un estremista di destra, fino all’amareggiato messaggio della famiglia di Lele Luzzati per lo sgarbo fatto alla memoria del grande scenografo genovese. Tutto indicava come inopportuna la partecipazione della sindaca all’incontro con Francesca Albanese. L’avevamo invitata a soprassedere e a spostare la data. Ma Silvia Salis ha scelto di continuare ad essere la sindaca della Flotilla, incurante anche dell’appello del presidente Mattarella, ed ha fortemente voluto andare a stringere la mano a Francesca Albanese ricavando lo spazio in un’agenda da lei stessa definita fitta di impegni. Una decisione che conferma la sua posizione radicale, per nulla rappresentativa dell’intera città.  Però non trova il tempo di prendere posizione sull'occupazione dell'Università, né sull'esclusione della Fondazione Leonardo dal Festival della Scienza, temi non discussi in Consiglio perché evidentemente meno importati dell’evento di Francesca Albanese.  Non ha meritato una parola neanche la vergognosa accusa di fascismo rivolta da un’esponente della sua maggioranza a Norma Cossetto, medaglia d’oro al valor civile, prima stuprata poi infoibata dai comunisti di Tito. Neppure una difesa della memoria e della dignità di una giovanissima vittima di brutalità inaudite, ma, come ulteriore oltraggio, un attacco violento a chi ha chiesto un richiamo della consigliera che aveva pronunciato parole inaccettabili. Genova non ha bisogno di questo. La sindaca, presentandosi all'incontro con Francesca Albanese, ci ha voluto far vedere da che parte sta in un momento in cui la città ha bisogno di moderazione per non alimentare tensioni potenzialmente pericolose. È il momento di gettare acqua sul fuoco di un clima pesante, non di soffiarci sopra e alimentarlo. Per questo ora chiediamo alla nostra prima cittadina l'equilibrio della responsabilità per evitare che ogni estremismo degeneri". Così Ilaria Cavo, Presidente del Consiglio di Noi Moderati e capogruppo in consiglio comunale a Genova di Noi Moderati-Orgoglio Genova.

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