Alassio: muore operaio, fatale la caduta da una betoniera

di Redazione

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Immediato l'intervento dei soccorritori, ma per l'uomo non c'è stato niente da fare

Alassio: muore operaio, fatale la caduta da una betoniera

Un operaio di 58 anni è deceduto oggi intorno a mezzogiorno ad Alassio, mentre lavorava all'interno di un cantiere in via Adelasia. Secondo le prime ricostruzioni è caduto da una betoniera picchiando violentemente la testa per terra.

Immediato l'intervento sul posto dell'automedica, della croce rossa di Alassio e dell'elisoccorso Grifo, ma per l'uomo non c'è stato niente da fare.

Gli accertamenti sono stati affidati ai carabinieri e agli uomini dell'ispettorato per la sicurezza sui luoghi di lavoro dell'azienda sanitaria locale.

 

"Si è consumata l'ennesima tragedia sul lavoro con un operaio edile di 50 anni che ha perso la vita in un cantiere nel ponente savonese ad Alassio, in Liguria si registra una media di quasi due morti al mese sul lavoro, aziende, politica e istituzioni devono assumersi le loro responsabilità". Lo sollecitano i segretari della Cgil di Savona Andrea Pasa e della Fillea Cgil di Savona Michele Bello in una nota congiunta.

«Continua anche nel 2024 la striscia di sangue in Liguria. Ancora un morto sul lavoro, ancora un operaio non più giovane che perde la vita mentre si stava guadagnando lo stipendio. È davvero arrivata ora di dire basta a questa carneficina: nel 2023 in Liguria sono state 22 le vittime sul lavoro». Così Luca Maestripieri, Andrea Tafaria, e Andrea Pesce, rispettivamente segretario generale Cisl Liguria, segretario generale Filca Cisl Liguria e coordinatore Cisl Savona che commentano la tragedia
«Queste tragedia sono il risultato dell’inosservanza di norme, di scarsi investimenti sulla prevenzione, di controlli e sanzioni insufficienti - affermano Maestripieri, Tafaria e Pesce -.  Devono essere fatti investimenti per garantire un aumento esponenziale dei controlli e bisogna responsabilizzare chi ha il dovere di vigilare ed evitare infortuni sul posto di lavoro. La situazione è fuori controllo. Vogliamo ricordare le parole del presidente della Repubblica Mattarella: “Le morti sul lavoro sono un scandalo inaccettabile per un Paese civile: la sicurezza non è un costo, né un lusso ma un dovere".

 

“Salta subito all'occhio l'età elevata del lavoratore edile alle prese con una lavorazione complessa e delicata – dichiarano Sheeba Servetto, segretaria regionale con delega al savonese Uil Liguria, Fabio Servidei, segretario regionale Uil Liguria con delega alla sicurezza, Marco De Andreis, segretario generale Feneal Uil Ponente Ligure – Ci stringiamo attorno alla famiglia e ai colleghi del lavoratore deceduto, ma nel frattempo occorre riflettere su queste morti che, in molti casi, sono annunciate. Occorre mettere mano alle risorse per intensificare le ispezioni, in particolare negli appalti dove si annidano le criticità più grandi, più contrattazione, più formazione e sanzioni severe perché la vita non ha prezzo. Non ci stancheremo mai di ribadire alle istituzioni e alle parti datoriali quanto importante sia investire in sicurezza sul nostro territorio e in tutto il Paese. Salute e sicurezza non possono essere temi di  facciata, ma il caposaldo culturale della nostra Repubblica. Per questo chiediamo di poter andare avanti con il progetto sicurezza nelle scuole di ogni ordine e grado”