A Sestri Ponente l'incontro sulla sicurezza urbana dell'associazione Controvento: "Il modello della destra ha fallito, c'è poca sostanza"
di R.O.
"Se ci sono più giardini, se la città è più ordinata, se si scommette sulla cultura e se i servizi sociali sono all'altezza delle nuove sfide c'è più sicurezza" ha detto il presidente Lunardon

Una sicurezza che passa dal sociale, dalla cura per la città e dalla cultura: è questa l'idea rilanciata dall'associazione politico-culturale Controvento all'incontro "La sicurezza urbana", organizzato nell'auditorium dell'ex Manifattura tabacchi. "Come Controvento, l'associazione che ha proposto questo incontro, abbiamo fatto diverse iniziative sulla sicurezza" spiega il presidente Giovanni Lunardon. La sala dell'auditorium è piena: qui i cittadini ascoltano e si confrontano sui tanti temi che riguardano il territorio, "che è in grande trasformazione" dice ancora Lunardon. "C'è il ribaltamento a mare è l'elemento più macroscopico, una grande opportunità economica ma anche qualcosa da gestire, e fino ad ora sostanzialmente non è stato gestito nelle sue ricadute. C'è il tema delle maestranze che lavorano nel cantiere, che non sono mai state integrate nel tessuto sociale e anche questo ha rappresentato un problema in termini di ordine pubblico. C'è anche un impoverimento commerciale, testimoniato anche dalla chiusura di Giglio Bagnara".
Secondo Lunardon "il modello di sicurezza proposto in questi anni dalla destra ha fallito: molto mediatico, molti spot e poca sostanza. Molti pattuglioni e poca integrazione. C'è bisogno di un modello di sicurezza che sappia mettere insieme il controllo del territorio, la prevenzione, l'intelligence ma anche l'inclusione sociale, le politiche urbanistiche, la rivitalizzazione del tessuto commerciale. C'è un mondo legato alla sicurezza che o va insieme o non c'è. Se ci sono più giardini c'è più sicurezza, se la città è più ordinata c'è sicurezza, se si scommette sulla cultura c'è più sicurezza, se i servizi sociali sono all'altezza delle nuove sfide c'è più sicurezza".
Presente all'incontro anche la candidata sindaca SIlvia Salis. "La sicurezza non si può tradurre in repressione e militarizzazione - ha dichiarato, servono uno sforzo e una visione più a lungo termine. La sicurezza passa dalla creazione, dal sostegno ai presidi sociali, passa dalla valorizzazione del territorio, valorizzazione di tutti i municipi, passa dall'illuminazione".
Tra i relatori c'è anche il segretario del Siap (sindacato italiano appartenenti polizia) Roberto Traverso, che non vuole "lasciare il tema della sicurezza alla destra" e crede che "non dovrebbe essere un tema di scontro politico". L'obiettivo, perseguito da anni, è arrivare ad un coordinamento delle forze dell'ordine: "La sicurezza urbana deve ricadere su chi governa la città - ha dichiarato -. Le forze dell'ordine hanno già carenze d'organico, non possiamo impiegare le poche risorse che ci sono senza una coordinazione: finisce che si sovrappongono e tante zone restano scoperte".
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