Motherhood Project, il valore della maternità e dell'abbraccio nella mostra di Alessandra Carrea

di Gilberto Volpara

L'esposizione in piazza Dante 39 rosso a Genova

Il rapporto viscerale e universale tra madre e figlio è il tema centrale di Motherhood Project, il progetto fotografico di Alessandra Carrea, protagonista di una mostra personale allo Spazio ImmaginaGenova, in Piazza Dante 39r. La mostra resterà aperta fino a giovedì 13 febbraio, con ingresso libero. Gli orari di visita sono dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.

 

Il progetto nasce da un’esperienza personale e da un grande dolore, legato alla perdita improvvisa della madre dell’artista genovese nel giugno 2023. Questo lutto ha spinto Alessandra Carrea a intraprendere un percorso fotografico che celebra la grandezza e la bellezza della maternità, esprimendone il significato più profondo e universale.

 

"Le fotografie esposte – spiega Alessandra Carrea – sono state scattate in diversi luoghi, tra cui India, Francia e Italia. Nonostante rappresentino persone con etnie e culture differenti, in ogni immagine si può respirare quel legame unico che unisce una madre al proprio figlio. È questo filo rosso, l’amore materno, che attraversa ogni barriera culturale e geografica e che ho cercato di raccontare attraverso i miei scatti".

 

Attraverso una prospettiva intima, Alessandra Carrea racconta con sensibilità la profondità di un legame che accomuna tutte le madri. "Ho iniziato a fotografare per me stessa, – racconta l’artista – ma osservando le madri con i loro bambini ho compreso quanto fosse importante condividere questa bellezza universale".

 

I suoi scatti diventano così uno strumento per esprimere la connessione unica tra madre e figlio, evidenziandone la forza emotiva e l’intimità che restano immutate al di là delle differenze culturali e geografiche.

 

Con i sui scatti, l’artista invita il pubblico a riflettere sull’importanza del legame madre-figlio, sottolineando come questo influenzi profondamente lo sviluppo emotivo e relazionale di ogni individuo. Le sue fotografie narrano storie di donne di tutto il mondo, unite dal comune denominatore dell’amore materno. "Motherhood Project – continua l’artista – è dedicato a mia madre, che non è mai stata una mamma dai grandi abbracci o gesti fisici affettuosi, ma è stata la prima a credere in me e nella mia bravura come fotografa".

 

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