Toti sulla legge elettorale regionale: "Non è un patto di maggioranza"

di Redazione

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Il leader di "Cambiamo!": "È un accordo politico che devono trovare i capigruppo"

Toti sulla legge elettorale regionale: "Non è un patto di maggioranza"

"Non mi impicco alla legge elettorale. Per riformarla serve una maggioranza più vasta di quella di governo quindi non si può parlare di patto di maggioranza. È un accordo politico che devono trovare i capigruppo e le forze rappresentate in consiglio. È qualcosa che interessa poco gli elettori ma chi non lo vorrà fare se ne assumerà le responsabilità".

Lo ha detto il governatore ligure leader di "Cambiamo!" Giovanni Toti parlando della riforma della legge elettorale regionale, dopo che da una parte Forza Italia e dall'altra Liguria Popolare hanno espresso sul tema critiche interne alla stessa maggioranza. "Sono certo che vinceremo con o senza listino - aggiunge Toti -. La mia opinione è nota: sarei favorevole alla riforma della legge elettorale, così come sono favorevole al modello lombardo per la sospensione dei consiglieri qualora diventassero assessori".

Tra le proposte lanciate dallo stesso Giovanni Toti per la riforma della legge elettorale regionale c'è l'abolizione del premio di maggioranza di sei consiglieri, nominati e non eletti, per la coalizione vincente. "Sarebbe più giusto che i cittadini potessero scegliere anche chi viene eletto in consiglio come premio di maggioranza, evitando raccomandati, accordicchi e fumose stanze in cui si spartiscono i posti. Dopodiché, ognuno si assumerà leproprie responsabilità".

Altro tema caro a Toti, la doppia preferenza di genere. "È una direttiva nazionale che occorre necessariamente applicare - sottolinea -, rischieremmo di essere l'unica regione che non la applica, oltre a un'impugnativa dei risultati delle urne".