Zls, Maresca: "Terzo Valico nel 2023 ma serve un'area che lo alimenti"

di Marco Innocenti

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L'assessore genovese alla portualità al fortum ""Shipping, Forwarding&Logistics meet Industry""

Zls, Maresca: "Terzo Valico nel 2023 ma serve un'area che lo alimenti"

A parlare al forum "Shipping, Forwarding&Logistics meet Industry" di Milano, c'era anche l'assessore allo sviluppo economico portuale e alla logistica Francesco Maresca che ha portato l'esperienza di Genova in fatto di istituzione di zone logistiche speciale.

"Dopo il crollo del ponte Morandi ci siamo rimboccati le maniche - ha spiegato Francesco Maresca, assessore del Comune di Genova allo sviluppo economico portuale - Una grossa mano l’ha data il decreto Genova dal punto di vista della semplificazione di procedure che bloccano gli investimenti. Siamo così riusciti a costituire una Zona logistica speciale che funziona già in Polonia e altri paesi. E’ una zona in cui le imprese che fanno logistica marina avranno dei tempi minori per essere produttivi. Purtroppo il porto di Genova ha sempre sofferto di procedure lente e grazie alla Zls si potrà superare".

"Genova ha la fortuna di essere sulla rotta di un grosso corridoio come il Reno-Alpi, che deve essere alimentato - ha aggiunto - Possiamo creare tutti i corridoi ma se mancano i traffici e gli incentivi per i traffici, questi restano delle scatole vuote. Noi attraverso le Zls ma anche attraverso il dialogo con governo italiano e commissione europea, potremo pensare anche ad una zona che comprenda tutta l’area di Genova, come area strategica per la competitività del nostro paese. Credo che sia proprio questa la rotta per sviluppare un’economia circolare che l’Europa ci chiede, incentivando l’uso dei trasporti su ferro grazie ad un sistema di incentivazioni".

"Il porto di Genova dà lavoro a 122mila persone, di cui 57mila in Liguria - ha detto ancora Maresca - Nel 2023 sarà pronto il Terzo Valico e io credo che se l’Italia abbia intenzione di puntare su infrastrutture e porto, Genova deve essere centrale in questo progetto, pensando anche che il Porto di Genova produce circa il 22% delle entrate fiscali prodotti dalla portualità italiana. Non dimentichiamo poi che la nostra regione parte da un sistema infrastrutturale vecchio che ha bisogno di opere anche a prescindere del Terzo Valico. Penso alla Gronda, per cercare una via alternativa ai tanti tir che passano per la nostra città. L’obiettivo è quello di avere meno tir in città, riducendoli al massimo, e andare più sul ferro, sia per una questione logistica che per una questione ambientale. Ritengo Genova in questo momento una base molto importante. Per far funzionare il Terzo Valico nella nostra città abbiamo bisogno di una zona logistica che alimenti tutto questo".