"Vico Faggi dieci anni dopo", la giornata di studi al Museo Biblioteca dell'Attore
di Giulia Cassini
I contributi dei maggiori critici e studiosi con la Fondazione Novaro tra poesia, teatro e impegno sociale
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Una giornata interamente dedicata a Vico Faggi a dieci anni dalla scomparsa quella del 10 gennaio al Museo Biblioteca dell'Attore in via del Seminario 10. Si sono alternati tanti contributi del mondo della cultura sotto l'egida della Fondazione Mario Novaro col Museo Biblioteca dell'Attore e con il patrocinio del Comune di Genova e della Regione Liguria.
Nell' ordine sono state programmate le relazioni scientifiche di Maria Novaro, Giuseppe Gazzola, Davide Puccini, Adriano Sansa, Maria Teresa Orengo, Eugenio Pallestrini, Eugenio Buonaccorsi, Roberto Trovato e Daniela Ardini con letture e componimenti poetici a cura di Maria Comerci. A sottolineare il significato dell'appuntamento da tutto esaurito le parole della storica dell'arte Maria Teresa Orengo, figlia di Vico Faggi. " La figura di mio padre si è occupata di tantissimi aspetti della cultura italiana dal punto di vista teatrale, poetico e di nuove forme di espressione artistica - ha dichiarato Orengo - E' sempre stato un uomo molto attento agli aspetti sociali portando un apporto personale in un'etica morale basata sulla capacità dell'uomo di redimersi attraverso l'arte. Filo conduttore della sua vita la ricerca della bellezza da un punto di vista salvifico".
Giuseppe Gazzola (Stony Brook University di New York), tra i tanti interventi di pari valore che si sono succeduti, ha evidenziato forse l'aspetto più noto al largo pubblico cioè le connessioni tra Vico Faggi ed Eugenio Montale, in particolare sul plurilinguismo che brilla nelle poesie di Faggi. Tra le maggiori differenze è stato notato come i vocabolari dei due poeti siano pressoché distinti, a parte le eccezioni come Torre degli Asinelli e il mottetto Lontano ero con te, ampiamente parallele. Le due poesie si rassomigliano altresì nel dare il significato della guerra solo grazie al successivo posteriore incontro dell'amata. Del resto nella poesia contemporanea sussiste un influsso di Montale diffuso, Faggi stesso nei saggi teorici raccolti nel volume 'La poesia' ammetteva una sorta di imprinting da Ungheretti e dallo stesso Montale.
La produzione poetica è un aspetto fondamentale nel percorso creativo di Faggi, che ha pubblicato numerose raccolte tra cui Corno alle Scale (Milano, All’insegna del Pesce d’Oro, Scheiwiller, 1981; Prefazione di Sergio Solmi); Fuga dei versi (Milano, Garzanti, 1986; Prefazione di Lanfranco Caretti e Postfazione di Angelo Marchese); Poetando cose (Bellinzona, Istituto grafico Casagrande, 1990; Prefazione di Pietro Gibellini); Signora d’Albuison (Genova, Edizioni S. Marco dei Giustiniani, 1996; Postfazione di Davide Puccini) e Svolte (Milano, All’insegna del pesce d’oro, Scheiwiller, 1998). Nella disaminia dell'italianista, poeta e scrittore Davide Puccini " Faggi ha iniziato a pubblicare libri di poesia quando era già molto noto come uomo di teatro, ma non si deve pensare che fosse un'attività secondaria, semmai aveva una qualità altissima. I dieci anni dalla scomparsa ci consentono di parlare proprio di questo. Faggi ha scoperto nella poesia quello che nel teatro non si può sottolineare, cioè il suono che fa scattare la molla del ricordo. Mi lega a lui una lunga amicizia, mi mandava le poesie appena scritte a mano e mi chiedeva un parere critico. La fondazione Novaro ha centinaia di lettere che parlano di poesia, Vico mi forniva anche la variante ai suoi testi, una parte interessantissima, quella che è stata definita la critica degli scartafacci ".
Nel novero dei tanti focus quelli su "Il processo di Savona" del 1965 con testo di Vico Faggi e regia di Paolo Giuranna, su "Cinque giorni al porto" del 1969 e "Rosa Luxemburg" del 1975 con testi di Vico Faggi e Luigi Squarzina, mentre tra i vari premi è stato ricordato con particolare affetto quello Mario Novaro 2007 per la cultura ligure al Teatro della Corte con Umberto Albini consegnato da Giovanni Persico.
Tutte le informazioni sul sito internet del Museo Biblioteca dell'Attore oppure al numero 0105576085. Il Museo Biblioteca dell'Attore è aperto dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 13.
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