Ventimiglia, i genitori del bimbo picchiato in tribunale come testi: audito del fratello minore

di Redazione

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L'avvocato del padre: "Chi sa parli con polizia, carabinieri o procura, ma non si faccia giustizia da solo: creerebbe sollo problemi"

Ventimiglia, i genitori del bimbo picchiato in tribunale come testi: audito del fratello minore

"Lancio un appello a chiunque ha visto o sentito qualcosa: vada dai carabinieri, dalla polizia, chiami la procura, chiami pure me, non fatevi giustizia da soli. L'ultima cosa che vogliamo è che l'attenzione della magistratura venga distolta dal fascicolo di R. che è prioritario in questo momento rispetto al fascicolo di tizio che ha aggredito fisicamente i nonni". Lo ha detto l'avvocato Maria Gioffrè, stamani, all'uscita del tribunale di Imperia, assieme al proprio assistito, il padre del bimbo di 6 anni trovato gravemente ferito in via Gallardi, a Ventimiglia, lo scorso 19 dicembre. Stamani, i genitori del bambino e il fratellino minore sono stati ascoltati come testi dal pm Maria Paola Marrali con l'intento di fare chiarezza sulla vicenda e ricostruire il rapporto con i nonni, anche per sapere se vi siano stati precedenti maltrattamenti.

"Ringrazio la polizia e la procura - prosegue il legale -. Stanno svolgendo le indagini, oltre a usare la delicatezza necessaria in un caso del genere, con una grande determinazione che siamo veramente contenti di vedere. Massima fiducia anche nella dottoressa Marrali, titolare del fascicolo e coordinatrice del settore fasce deboli della Procura di Imperia e tutti coloro che stanno collaborando per questo caso".

"C'è il segreto istruttorio - ha detto ancora l'avvocato commentando l'ipotesi di una terza persona coinvolta - che non vogliamo ledere. E' vero che le indagini sono in corso, ma ricordiamoci che nel registro degli indagati ci sono due iscritti, non tre".

Le condizioni di R. stanno migliorando e a breve potrebbe essere trasferito nel reparto di terapia sub intensiva dell'ospedale Gaslini di Genova: "E' un momento molto delicato - ha detto il padre - ma R. sta molto meglio, è tornato a sorridere". E sulla presunta aggressione verbale e fisica al compagno della nonna, due giorni fa davanti alle Poste di Ventimiglia, dichiara: "Colpi di testa che servono solo a peggiorare la situazione e a rallentare le indagini".