Vaiolo delle scimmie, in arrivo per le Regioni la seconda tranche di vaccini
di Redazione
Tutti i pazienti tranne due sono maschi e il 95% dei pazienti maschi che hanno fornito l'informazione dichiarano di aver avuto rapporti sessuali con altri uomini
È in arrivo alle Regioni la seconda tranche di vaccini contro il vaiolo delle scimmie, per un totale di 9.840 dosi, con la novità che da un'unica fiala si potranno ricavare cinque dosi da somministrare per via intradermica. A renderlo noto è la nuova circolare del ministero della Salute firmata dal direttore della Prevenzione Gianni Rezza. È dunque pronta la seconda tranche del vaccino Jynneos da parte della Commissione Europea.
Andranno alla Lombardia il maggior numero di vaccini, pari a 2.840, 1.320 al Lazio, 840 all'Emilia Romagna, 720 al Veneto. Una quota di fiale verrà stoccata al Ministero della salute come scorta per gestire eventuali necessità. Il vaccino, prevede inoltre una seconda circolare del ministero, può essere somministrato anche per via intradermica (ID), sulla superficie interna dell'avambraccio, al dosaggio di 0,1 ml, da personale sanitario esperto in tale modalità di somministrazione. Da una singola fiala di prodotto è possibile così estrarre fino a 5 dosi da 0,1 ml di vaccino da destinare alla somministrazione ID.
La circolare segue al parere dell'Ema, recepito ieri dalla Commissione tecnico scientifica dell'Agenzia italiana del farmaco la quale ha sottolineato come "in condizioni di emergenza, sulla base dell'andamento epidemiologico e in un contesto di scarsa disponibilità di vaccino a livello globale, la somministrazione intradermica a dosaggio ridotto possa rappresentare un'alternativa alla somministrazione sottocutanea".
Intanto, uno studio sui primi 255 casi confermati di vaiolo delle scimmie osservati in Italia, da inizio maggio fino all'8 luglio 2022, pubblicato su Emerging Infectious Diseases e condotto da ricercatori della Fondazione Bruno Kessler, del Ministero della Salute, dell'Istituto Spallanzani e delle autorità sanitarie regionali, ha evidenziato che la trasmissibilità del virus del vaiolo delle scimmie tra la popolazione generale è molto bassa e sotto la soglia epidemica di 1, ma è maggiore soprattutto tra uomini che fanno sesso con altri uomini (Msm), mentre il tempo di incubazione è tra i 6 e i 10 giorni.
Tutti i pazienti tranne due sono maschi e il 95% dei pazienti maschi che hanno fornito l'informazione dichiarano di aver avuto rapporti sessuali con altri uomini, l'età media dei pazienti è di 37 anni, 25 pazienti riportano di essere stati recentemente alle isole Canarie, dove si ipotizza sia avvenuto un evento che ha amplificato la trasmissione epidemica. In genere, il vaiolo delle scimmie - definito emergenza internazionale dall'Organizzazione mondiale della sanità - è un'infezione che si esaurisce con sintomi che si risolvono spontaneamente entro 14-21 giorni, non è molto contagiosa tra gli uomini e si trasmette attraverso l'esposizione alle goccioline esalate e dal contatto con lesioni cutanee infette o materiali contaminati, o attraverso rapporti sessuali. Uno studio dello Spallanzani ha infatti dimostrato che il virus puo' essere rilevato nello sperma per quasi 20 giorni. Tra i sintomi, febbre, mal di testa, dolori muscolari ed eruzioni cutanee.
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