Vaccini Pfizer e Moderna, Cts: "42 giorni fra prima e seconda dose"

di Marco Innocenti

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"Estendendo l'intervallo non si perderebbe efficacia ma si coprirebbe da rischi più persone nel minor tempo possibile"

Vaccini Pfizer e Moderna, Cts: "42 giorni fra prima e seconda dose"

Finora era un'ipotesi ventilata più volte ma adesso arriva anche il parere del Comitato Tecnico Scientifico: l'intervallo fra prima e seconda dose dei vaccini Pfizer e Moderna può essere allungato fino a 42 giorni. Il doppio rispetto ai 21 e 28 finora adottati. Ad oggi "rimane una quota significativa di soggetti non vaccinati - si legge nel verbale di riunione dello scorso 30 aprile - che, in ragione di connotazioni anagrafiche o per patologie concomitanti, sono a elevato rischio di sviluppare forme di Covid-19 marcatamente gravi o addirittura fatali". Per questo "è raccomandabile un prolungamento nella somministrazione della seconda dose nella sesta settimana dalla prima dose", cioé a 42 giorni.

L'obiettivo è quello di riuscire a vaccinare, con una prima dose, più soggetti possibile nel minor tempo possibile: "La somministrazione della seconda dose entro i 42 giorni dalla prima - scrivono ancora gli esperti del Cts - non inficia l’efficacia della risposta immunitaria" e "la prima somministrazione di entrambi i vaccini a RNA conferisce già efficace protezione rispetto allo sviluppo di patologia COVID-19 grave in un’elevata percentuale di casi (maggiore dell'80%)".