Una serata da ricordare per i 90 anni di Aria allo Yacht Club Italiano

È stata una celebrazione destinata a lasciare il segno quella organizzata ieri sera dallo Yacht Club Italiano che ha ospitato il gala party per i 90 anni di Aria, storica imbarcazione a vela della Classe 8 Metri Stazza Internazionale. L’evento ha riunito esponenti del mondo velico, autorità militari e civili, per rendere omaggio a una barca simbolo dello yachting classico, oggi riportata al suo splendore originario grazie all’armatrice Serena Galvani Seràgnoli.

Yacht Club Italiano – Fondato nel 1879, il più antico club velico d’Italia è stato il palcoscenico della serata, che ha visto la partecipazione di circa novanta ospiti selezionati. Aria, lunga 14,30 metri, è stata progettata nel 1934 da Attilio Costaguta e varata nel gennaio 1935 dal cantiere di famiglia a Genova Voltri. Dal 2023 batte la bandiera dello Yacht Club Italiano, che ne è oggi il porto d’armamento ufficiale.

Ospiti e istituzioni – Alla serata hanno preso parte figure di rilievo come il Contrammiraglio Massimo Fabbri per la Marina Militare, il Capitano di Vascello Enrico Macrì della Capitaneria di Porto di Genova, il Capitano di Vascello Luigi Cau da Taranto, oltre a rappresentanti di Marivela, lo Sport Velico della Marina Militare, che condivide con Aria il traguardo del novantesimo anno. Presenti anche l’Assessore ligure allo Sport Simona Ferro, la consigliera comunale Serena Finocchio, Farida Simonetti del FAI, il Cav. Giovanni Novi, già presidente dello Yacht Club, e numerosi esponenti delle associazioni veliche storiche.

Famiglia Costaguta – A ricordare le origini del progetto, anche Roberto Costaguta, nipote di Attilio, fondatore del cantiere che realizzò l’imbarcazione. Il Cantiere Costaguta, attivo fino agli anni Ottanta, è noto per aver costruito yacht celebri come Italia, vincitrice dell’oro olimpico nel 1936 a Kiel, e Corsaro II, oggi nella flotta della Marina Militare.

Restauro filologico – Ritrovata in stato di abbandono sull’isola di Favignana nel 1998, Aria era stata trasformata in barca da crociera e rivestita in vetroresina. Serena Galvani, colpita da una coincidenza numerica legata al padre, ha interpretato il numero velico 8-I.17 come un segno del destino e ha deciso di acquistare lo scafo, restaurandolo integralmente presso il Cantiere dell’Argentario.

Vittorie internazionali – Dopo il restauro, Aria ha conquistato il Campionato Europeo del 1999 e l’America’s Cup Jubilée di Cowes nel 2001, oltre a numerosi podi tra Gaeta, Imperia, Napoli, Trieste e in Francia. Ha regatato anche a Noirmoutier, sulla spiaggia amata da Renoir. Costruita in mogano con ordinate di acacia e coperta in sitka-spruce, è priva di motore e ha un armo a sloop bermudiano con 75 metri quadrati di velatura.

Memorie napoletane – A testimonianza del lungo periodo napoletano di Aria erano presenti Emmanuele Dalla Vecchia, figlio dello storico presidente del Reale Yacht Club Canottieri Savoia, e Cristina Daniele, legata alla famiglia Galvani da profonda amicizia.

Riconoscimenti – L’imbarcazione ha ricevuto nel tempo premi e attestati da realtà come lo Yacht Club de France, il CONI, Assonautica e molte altre. Oggi Aria è riconosciuta come una delle barche storiche più rappresentative della tradizione navale italiana.

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