Uiltrasporti Lazio: la mobilità pubblica ha bisogno di un sostegno straordinario, non di tagli
di R.S.
Così in una nota il Segretario Generale Uiltrasporti Lazio, Maurizio Lago, ed il Segretario Regionale, Fabio Esposito
“È di ieri la notizia che, stando alle tabelle della Manovra Finanziaria 2026, si registra un taglio di 50 milioni di euro per la linea C della Metropolitana di Roma.”
Così in una nota il Segretario Generale Uiltrasporti Lazio, Maurizio Lago, ed il Segretario Regionale, Fabio Esposito.
“Poco ci appassionano le diatribe semantiche, che rappresentano questo taglio ora come ‘definanziamento’ poi come ‘riprogrammazione’. Ci preoccupano le conseguenze di questa riduzione di finanziamenti per l’anno 2026 sui cantieri della Capitale ed anche sul destino della Stazione Appaltante, che si trova ancora in liquidazione.”
“Ricordiamo che, il prossimo 8 dicembre, apriranno all’esercizio le stazioni-museo di Porta Metronia e di Colosseo – Fori Imperiali; quest’ultima consentirà l’importantissimo scambio, in termini di rete di trasporto, con la linea B, dopo quello di San Giovanni con la linea A. Questo risultato è stato raggiunto soprattutto grazie al gruppo di lavoratrici e lavoratori di Roma Metropolitane, che hanno continuato a lavorare con serietà e passione nonostante feroci anni di crisi e gravi difficoltà legate allo stato di liquidazione dell’Azienda; un’azienda strategica per le capacità progettuali e attuative delle infrastrutture per la mobilità della Capitale, che deve essere restituita in fretta alla Città nel pieno delle sue funzioni e della sua operatività.” Continuano Lago ed Esposito.
“La Linea C deve andare avanti sino a compimento e senza ulteriori intoppi, per realizzare finalmente il collegamento tra il quadrante sud-est ed il quadrante nord della Capitale con lo scambio con le linee A e B e auspichiamo, nel futuro, anche con la quarta linea metropolitana.
La mobilità pubblica, in funzione della sostenibilità e della competitività, ha necessità di massicci investimenti infrastrutturali e non di tagli, e – in una virtuosa visione d’insieme – anche gli stanziamenti del Fondo Nazionale Trasporti andrebbero cospicuamente innalzati, perché sebbene sulla carta siano rimasti sempre più o meno stabili, in realtà il potere di spesa effettivo si è progressivamente logorato sotto il peso delle fiammate dell’inflazione e delle loro conseguenze, scoprendo Regioni e aziende di trasporto pubblico alle difficoltà collegate a risorse sempre più scarse a fronte di costi crescenti di gestione. Occorrono concreti interventi in grado di invertire questa rotta sbagliata.”
Conclude la nota.
“Dal canto nostro non resteremo in silenzio rispetto a dispute, verbali o peggio ancora di sostanza, che possono andare a scapito della tutela del servizio pubblico, della cittadinanza e delle lavoratrici ed i lavoratori del settore, restando sempre dalla parte dei diritti.”
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