Ucraina, Cosulich sulla nave bloccata: "Stiamo trattando per il via libera"

di Edoardo Cozza

L'ad sul caso della Tzaverna: "C'è un problema tecnico ulteriore, quello di una gru che è stata bombardata e che si trova nel mezzo del canale"

"Stiamo negoziando con la repubblica di Donetsk per cercare di portare via la nostra nave, purtroppo c'è un problema tecnico ulteriore, quello di una gru che è stata bombardata e che si trova nel mezzo del canale che la nave dovrebbe attraversare. Inoltre bisognerebbe effettuare dei dragaggi ma sono ottimista, la diplomazia tra noi e loro è avviata, ci si parla, e questo è già una cosa positiva". Prova a vedere il bicchiere mezzo pieno Augusto Cosulich, amministratore delegato del gruppo Cosulich sul caso della Tzarevna, una nave bulk carrier battente bandiera maltese e di proprietà della compagnia Vulcania, controllata dalla Fratelli Cosulich, la cui posizione è congelata dall'inizio della guerra in Ucraina nel porto di Mariupol con un carico di bramme, un semilavorato dell'acciaio, destinato all'Italia.

"L'equipaggio come noto è in salute, anzi lo abbiamo rinfoltito in attesa di ripartire e speriamo che questo avvenga prima possibile", aggiunge Cosulich. "Ma ricordo che questa vicenda non è niente di importante, sono solo soldi, rispetto alle cose realmente tragiche come il fatto che questa guerra non sembra avere una fine e che la gente continua a morire, per quanto riguarda la nostra nave, mese più mese meno, prima o poi la liberiamo".

L'ad del gruppo Cosulich spiega anche che l'azienda ha fatto una stima dei danni: "Il worst scenario è quello di perdere carico e nave, ovvero un danno stimato in circa 20 milioni, da lì si può solo migliorare, speriamo di non perdere il carico, che non ce lo rubino, e che non ci portino via la nave ma poi siamo imprenditori e gli imprenditori hanno i momenti di buio e quelli buoni, ma non siamo tipi che molliamo", conclude