Uccise la moglie a coltellate, pena dimezzata: "Era deluso e disperato"
di Fabio Canessa
Le motivazioni della sentenza su Javier Gamboa, condannato a 16 anni
Il pm aveva chiesto una pena di 30 anni per un uomo che aveva ucciso la compagna: la colpì con diverse coltellate al petto dopo aver scoperto che non aveva mantenuto la promessa di lasciare l'amante. Il giudice, per questo, ha concesso le attenuanti generiche e ha condannato Javier Napoleon Pareja Gamboa a 16 anni di carcere. Nella motivazione della sentenza si legge che l'uomo ha colpito perché mosso "da un misto di rabbia e di disperazione, profonda delusione e risentimento".
Nella motivazione da una parte ci sono i rimandi a "una pena severa perché nulla può giustificare l'uccisione di un essere umano", ma in altri passaggi si evidenzia che l'uomo ha colpito perché mosso "da un misto di rabbia e di disperazione, profonda delusione e risentimento, ha agito sotto la spinta di uno stato d'animo molto intenso, non pretestuoso, né umanamente del tutto incomprensibile". E ancora: "Non ha agito sotto la spinta di un moto di gelosia fine a se stesso, per l'incapacità di accettare che la moglie potesse preferirgli un altro uomo, ma come reazione al comportamento della donna, del tutto contraddittorio che lo ha illuso e disilluso allo stesso tempo". Le attenuanti, combinate con lo sconto di un terzo della pena previsto la rito abbreviato con cui è stato celebrato il processo, hanno portato alla pena di 16 anni, rispetto ai 30 chiesti dal pubblico ministero Gabriella Marino. La vittima, una connazionale dell'assassino si chiamava Jenny Angela Coello Reyes, 46 anni. L'omicidio avvenne nell'aprile del 2018 nel loro appartamento di via Fillak, a Rivarolo. "Non ho parole, non c'è delusione e gelosia che possa giustificare un omicidio. Chi ammazza in questo modo deve marcire in galera". Così il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini commenta la sentenza di un giudice a Genova che ha concesso le attenuanti ad un uomo che uccise la compagna, condannandolo a 16 anni invece che ai 30 chiesti dal pm. "Con questa motivazione è stato riesumato il delitto d'onore". Lo afferma l'avvocato Giuseppe Maria Gallo che assiste i familiari di Jenny Angela Coello Reyes, uccisa dal marito, commentando le motivazioni della condanna a 16 anni per l'uomo. "Ormai - dice - assistiamo a un orientamento più culturale che giuridico, gli omicidi a sfondo passionale sono inseriti in un circuito di tempesta emotiva". Il legale ha fatto istanza alla procura per impugnare la sentenza ma il pm ha respinto "senza fornire motivazione".Altre notizie
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