Tursi va avanti sul progetto Funivia ma al Lagaccio resta compatto il fronte del "No"

di M.C.

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Ieri un'assemblea di cittadini che ha ribadito il No alla realizzazione dell'infrastruttura che dovrebbe collegare la Stazione Marittima con Forte Begato

Tursi va avanti sul progetto Funivia ma al Lagaccio resta compatto il fronte del "No"

"Non vedo l'ora di salire sulla funivia per Forte Begato": tra le diverse priorità dell'amministrazione comunale di Genova Marco Bucci, da ieri ufficialmente decaduto dalla carica di Sindaco dopo l'elezione a presidente di Regione, ha citato lei, la funivia. 

Il progetto - Per Tursi la funivia "è uno degli strumenti per la realizzazione dell’Accordo di valorizzazione dell’intero sistema dei forti che permetterà ai fruitori di raggiungere tutti i sedici forti che caratterizzano il percorso ecomuseale. Ci vorranno meno di pochi minuti per “volare” dalla Stazione Marittima a Forte Begato, con una fermata intermedia al Lagaccio, evitando così il traffico cittadino per andare ad immergersi in un panorama unico della città". Il progetto è stato fortemente difeso non solo dall'ormai ex Sindaco ma anche dall'attuale Reggente, Pietro Piciocchi, che lo considera architettonicamente compatibile con l'area in cui sarà realizzato e molto utile anche per i residenti. 

Il no - Ma c'è una parte della cittadinanza che è fortemente contraria alla funivia e ieri c'è stata una nuova assemblea pubblica della Rete Associazioni Lagaccio in cui è stato seccamente ribadito il proprio No. E per rendere il tutto ancora più tangibile è stata lanciata l'idea di una raccolta firme, una petizione contro la realizzazione dell'opera che viene giudicata dannosa e costosa. Gli aderenti alla "Rete" considerano il Lagaccio un luogo martoriato, una "servitù" di interessi altrui e vedono nella funivia un "ultimo schiaffo".