Tunnel della Val Fontanabuona, l'opera che unirà la costa all'entroterra

di Redazione

Il sindaco Marco Bucci aggiunge: “Con questo tunnel riconnettiamo la Val Fontanabuona ad un tessuto commerciale, industriale e turistico”

Un’opera da 230 milioni di euro con un nuovo svincolo sull’autostrada A12 e una rampa lunga 5,6 chilometri in gran parte sotterranea con due gallerie per collegare la costa del Tigullio con il suo entroterra, a Moconesi: oggi, nel teatro di Cicagna è stato presentato il progetto definitivo del Tunnel della Val Fontanabuona predisposto da Autostrade per l’Italia.
Intervenuti, tra gli altri, anche i parlamentari liguri Raffaella Paita, presidente della Commissione Trasporti della Camera, Edoardo Rixi e Roberto Traversi, entrambi componenti della Commissione, insieme ai sindaci del territorio e ai rappresentanti di Confindustria.


Il progetto prevede la realizzazione di uno svincolo completo che si innesta sull’Autostrada A12 nel tratto compreso tra le gallerie esistenti Giovanni Maggio e Casalino, con rampe di immissione/uscita sia in direzione Genova sia in direzione Livorno. Il collegamento vero e proprio tra la costa ligure e la Val Fontanabuona sarà una rampa di circa 5.6 km, con sviluppo principalmente in sotterraneo attraverso la realizzazione delle gallerie Caravaggio e Fontanabuona di lunghezza rispettivamente pari a 2093 e 2583 m.
Nel tratto terminale, in prossimità dell’innesto sulla strada provinciale SP22, è prevista la realizzazione della barriera di esazione. Il progetto prevede inoltre l’intervento di adeguamento della SP22 tra il punto di intersezione con la rampa principale e la SP225 in corrispondenza dell’abitato di Moconesi. In corrispondenza delle due intersezioni è prevista la realizzazione di due rotatorie e la realizzazione di un nuovo ponte per l’attraversamento del Torrente Lavagna.

I lavori, che si stima, avranno una durata di circa 5 anni a seconda delle soluzioni adottate, potranno iniziare non appena terminati i passaggi amministrativi necessari. In riferimento a questo, il 3 marzo 2022 Aspi ha inviato al Mims la documentazione progettuale (Progetto Definitivo comprensivo di Studio di Impatto Ambientale) conforme alle Linee Guida per l’esame dei progetti emanate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, e il 31 marzo 2022 ha presentato l’istanza per l’avvio della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, trasmettendo al Mite lo Studio di Impatto Ambientale aggiornato. È stata affidata ed è in corso la progettazione esecutiva con le relative indagini geognostiche di approfondimento.

“Il progetto presentato oggiafferma il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti - rappresenta una svolta epocale per questo territorio. Da qui non si torna indietro: dopo decenni di attesa, almeno una cinquantina, siamo pronti a partire per realizzare quest’opera, strategica per la Val Fontanabuona, con un valore importante in termini di know how industriale e di imprenditoria, e per tutto il Tigullio, un’area densamente abitata, meta turistica di pregio che ha bisogno di un entroterra agevolmente raggiungibile. Adesso è il momento di correre: la certezza della realizzazione di questa infrastruttura – prosegue Toti - è importante non solo per i residenti ma anche per le imprese attuali e soprattutto per quelle che, programmando oggi i loro investimenti nel medio periodo, decideranno di insediarsi qui. Dopo due anni durissimi, si è conclusa la fase di emergenza sanitaria: quello che abbiamo di fronte è un grande periodo di sviluppo, con una mole importante di risorse nazionali ed europee destinate alla Liguria per cui abbiamo bisogno di spazi, investimenti industriali, di luoghi competitivi dal punto di vista logistico e infrastrutturale. Credo che, da questo punto di vista, la Val Fontanabuona possa contribuire moltissimo”.

"Oggi partecipiamo ad una giornata importantissima che segna una tappa decisiva sull’annosa questione del Tunnel della Valfontanabuona - dice il sindaco metropolitano, Marco Bucci -. Il Tunnel farà circolare più rapidamente merci e persone, creando le condizioni per nuovi investimenti industriali e renderà questi luoghi più competitivi dal punto di vista della logistica e del turismo. Siamo di fronte a un’occasione formidabile di rinascita e rilancio economico per una porzione importantissima dell’entroterra del Genovesato, con benefici enormi per il distretto artigianale e per la capacità di questo territorio di attrarre nuove aziende, persone e famiglie".

Soddisfatto anche il leader della Lega Edoardo Rixi: "ll progetto da 230 milioni - a spese di Aspi - per la realizzazione del tunnel della Val Fontanabuona, in provincia di Genova è cosa reale e concreta. Risorse fondamentali per collegare Rapallo a Moconesi entro il 2030 e per la realizzazione dello svincolo di ingresso sulla A12 in prossimità della galleria Maggio. Imprese, cittadini, mondo economico - oltreché forze politiche di tutti gli schieramenti - hanno manifestato negli anni la necessità comune di realizzare l’opera. Con la Gega al governo siamo passati dalle parole ai fatti".

Il tunnel della Valfontanabuona fa parte dell’Accordo di ristoro sottoscritto il 14 ottobre 2021 tra Regione Liguria, Comune di Genova, Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Autostrade per l’Italia e il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, nel quale Aspi si è impegnata a realizzare, fra le altre cose, interventi per 930 milioni di euro sul territorio: 700 milioni di euro per il tunnel subportuale di Genova e 230 milioni di euro per il collegamento dell’autostrada A12 con la Val Fontanabuona.

“Non solo grandi opere, ma interventi complessi strategici per la connettività e lo sviluppo del territorio - aggiunge l’Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi -. Il tunnel Val Fontanabuona è un ulteriore tassello che dimostra ancora una volta la validità dell’accordo di Genova, con cui Aspi si è impegnata a realizzare opere sul territorio per oltre un miliardo di euro. Insieme a infrastrutture come il tunnel subportuale, la nostra Società non si sottrae alla sfida dello sviluppo, impegnandosi nella progettazione e realizzazione di assi di penetrazione fondamentali, tesi a sciogliere l’annosa questione dei collegamenti sul territorio”.