Toti apre a Italia Viva: "Ci sono punti in comune"
di Marco Garibaldi
"L'idea è quella di unire forze e partiti che hanno una storia comune ma che oggi sono separati e non in grado di svolgere il loro ruolo"
Per "dirla come negli anni '80", è "cominciata l'era del riflusso: dopo la sbornia velleitaria dei populismi, anche grazie al governo Draghi è tornata la voglia di bilanciare le coalizioni di nuovo al centro. Dove oggi però c'è un vuoto enorme".
Ne è convinto Giovanni Toti, presidente della Liguria e leader di Cambiamo, intervistato dal Corriere della Sera.
Con Renzi "ci siamo parlati, sì, e lo faremo ancora nei prossimi giorni. E ho appena mandato un messaggio a Clemente Mastella che pure ha lanciato un appello per mettere assieme i petali sparsi del centro - spiega Toti -. L'idea è quella di unire forze e partiti che hanno una storia comune, che nella prima Repubblica erano rappresentati da Dc e poi pentapartito e nella seconda dal Pdl, ma che oggi sono separati e non in grado di svolgere il loro ruolo".
Per Toti con Italia Viva "ci sono punti in comune, più di quanti Iv ne abbia con Pd e M5S".
E sui tempi spiega: "devono essere rapidi, prima dell'elezione del prossimo capo dello Stato, anche per prendere una linea comune su Quirinale, manovra, riforme e prosecuzione della legislatura".
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