Terremoto Juve, ecco gli atti della Procura in cui si parla di Sampdoria e Genoa

di Edoardo Cozza

2 min, 30 sec

Nelle carte dei pm la Sampdoria tra le società sotto osservazione per i rapporti di collaborazione con i bianconeri. In un'intercettazione Paratici parla del Genoa. E Agnelli aveva organizzato incontri con Preziosi e altri dirigenti di Serie A

Ci sono anche Sampdoria e Genoa nelle carte della Procura di Torino relativamente all'inchiesta sui bilanci della Juventus, che hanno portato al terremoto nella società bianconera con le dimissioni dell'intero cda, tra cui il presidente Andrea Agnelli e il vice Pavel Nedved. 

La società blucerchiata è tra quelle citate dai magistrati per "rapporti di collaborazione e "partnership" sussistenti insieme ad Atalanta, Sassuolo, Empoli, Udinese, oltre a squadre di Serie B, Serie C e campionati esteri. 

"Si tratta - si legge nelle carte della Procura - di rapporti frutto di risalenti relazioni professionali, e a volte personali, tra dirigenti sportivi e manager dei rispettivi club che, oltre a porre in pericolo la lealtà della competizione sportiva, presentano un duplice riflesso: (...) influenzano le operazioni di acquisto/cessione dei calciatori; (...) sfociano in rapporti debito/credito tra le società opachi". 

Le operazioni tra Juventus e Sampdoria nel mirino della Procura sono quelle relative ai calciatori Dragusin e Ihattaren, entrambi ceduti in prestito dai bianconeri nello scorso agosto. Soprattutto la questione relativa all'olandese viene esaminata con arrenzione: "La Sampdoria se lo prende (...) è come se lo parcheggiassimo lì e noi gli pagliamo lo stipendio praticamente, però non paghiamo lo stipendio al giocatore, diamo un premio di valorizzazione alla Sampdoria pari all'importo del suo stipendio lordo che pagheremo l'anno prossimo" pronuncia un dirigente juventino nelle intercettazioni. 

Anche la cessione di Dragusin è avvenuta a titolo gratuito. Il direttore sportivo della Sampdoria, Daniele Faggiano (non indagato), pronuncia la frase: "Noi non c'abbiamo soldi" e anche in questo caso, scrive la Procura, verrebbero corrisposti "premi/bonus di valorizzazione per un corrispettivo totale uguale o superiore agli oneri stipendiali di competenza della Sampdoria". 

Per quanto riguarda il Genoa, invece, la società rossoblù è citata dall'allora dirigente della Juventus Paratici in un'intercettazione con il direttore generale del Pisa, Giovanni Corrado (non indagato), nell'ambito della trattativa che vedeva i bianconeri interessati al centravanti Lorenzo Lucca. Paratici spiega all'interlocutore le modalità con cui definire l'operazione, tra fissi e bonus futuri: "Tu devi darmi solo le linee, ma il resto lo metto a posto io: l'ho fatto per il Genoa tutta la vita, per l'Atalanta tutta la vita, per il Sassuolo tutta la vita (...) quando facevo le operazioni con Atalanta o Genoa, non pensavo alla Juventus, pensavo: il Genoa deve star bene, perché se no non deve fare l'operazione e allora come lo devo fare? Gli do un fisso, poi un bonus che rimane al Genoa, gli do un bonus quando arriva alla Juve: se tutto va bene, troppi soldi per tutti" sono le parole di Paratici nell'intercettazione.

Inoltre, dal monitoraggio del telefono di Andrea Agnelli, scrive la Procura che è emersa l'organizzazione di un incontro riservato il 23 settembre 2021 a cui avrebbe partecipato Enrico Preziosi, presidente del Cda del Genoa, insieme ad altri dirigenti di club di Serie A e ai vertici del calcio italiano: Gabriele Gravina, presidente Figc, e Paolo Dal Pino, presidente della Lega Serie A. 

Galleria