"Stop al traffico di armi nel porto di Genova": AVS prepara proposta in Regione

di steris

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Candia e Casella: "Ora è il momento di fare un passo avanti, vietando in modo definitivo il passaggio di armi sulle banchine della città"

"Stop al traffico di armi nel porto di Genova": AVS prepara proposta in Regione

Il gruppo regionale ligure di Alleanza Verdi e Sinistra (AVS) si prepara a portare in Consiglio una proposta per vietare il transito di armi nel porto di Genova, chiedendo una svolta netta nell'utilizzo dell'infrastruttura a fini esclusivamente civili.

L’iniziativa nasce in seguito alle recenti proteste dei lavoratori portuali, culminate sabato sera con il blocco del carico sospetto destinato a una nave battente bandiera israeliana. Un gesto simbolico e politico che ha riacceso il dibattito sul ruolo del porto genovese nel traffico di materiale bellico.

"Le mobilitazioni degli ultimi giorni – spiegano Selena Candia, capogruppo AVS in Regione Liguria, e il consigliere Jan Casella – dimostrano una consapevolezza sempre più diffusa: serve un nuovo modello di sviluppo, fondato sul rispetto della persona e dell’ambiente. I portuali hanno garantito finora l’uso civile del porto con il loro impegno, ma ora è il momento di fare un passo avanti, vietando in modo definitivo il passaggio di armi sulle banchine della città".

I due consiglieri sottolineano anche la partecipazione popolare alle proteste, con una mobilitazione che sabato ha coinvolto circa 25 mila persone nel capoluogo ligure: "Genova si conferma all’avanguardia in Italia per consapevolezza e capacità di mobilitazione. Questo movimento dal basso sta lanciando un segnale forte alle istituzioni: è tempo di passare dalle parole ai fatti. La pace non può restare uno slogan, ma deve diventare una pratica politica concreta".

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