Smart Parking, al via da Mantova il progetto pilota

di Redazione

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Il sistema funziona attraverso 66 sensori Bosch

Smart Parking, al via da Mantova il progetto pilota

Presentato oggi a Mantova il progetto pilota in ambito Smart Parking. Il sistema funziona attraverso 66 sensori di parcheggio Bosch (Parking Lot Sensor) installati nella città dei Gonzaga, in Corso Vittorio Emanuele II, in corrispondenza delle aree di sosta. I sensori, posizionati nel centro cittadino, sono in grado di segnalare i parcheggi disponibili, sfruttando l’infrastruttura wireless che permette la comunicazione tra il sensore e la piattaforma centrale, utilizzando un protocollo LoRaWAN (Long Range Wide Area Network) sul Network Server creato da A2A Smart City e le infrastrutture della nota Tower Company Cellnex.

Le città affrontano ogni giorno il problema del traffico intenso e delle emissioni dei veicoli a cui si somma il rallentamento generato dagli automobilisti in cerca di un parcheggio libero (in media 20 minuti) e dal parcheggio selvaggio o fuori dalle strisce. Per questo A2A Smart City, Bosch, Cellnex, LGH, Comune di Mantova, Aster e Università di Modena e Reggio Emilia hanno lavorato congiuntamente per la realizzazione del progetto di Smart Parking. L’obiettivo è monitorare e comunicare agli automobilisti la disponibilità, in tempo reale, degli spazi di parcheggio nel centro urbano, rendendo più fluido il flusso del traffico, riducendo i tempi di ricerca del parcheggio e permettendo maggiori trasparenza e precisione nel pagamento delle tariffe di sosta.
All’interno del progetto, A2A Smart City svolge il ruolo di provider di rete e software del sistema fornendo la propria infrastruttura IoT LoRa per l’installazione dei sensori di parcheggio Bosch. La rete di A2A Smart City, erogata grazie all’hosting sulle torri di Cellnex, garantisce i livelli di copertura affinché i sensori lavorino con le migliori performance di consumo della batteria, per una durata di 7-10 anni ed una copertura del segnale fino a 10 km. L’innovativa rete di A2A Smart City, oltre all’efficienza nei consumi delle batterie dei sensori senza necessità di connessione alla rete elettrica, ha la capacità di gestire milioni di messaggi per ogni stazione di monitoraggio/sensore, offre la garanzia di interoperabilità tra applicazioni, Provider di servizi IoT e Provider di servizi di Telecomunicazioni, e tutela la privacy e la sicurezza dei dati attraverso un sistema di criptazione (Embedded end-to-end AES-128 encryption).

Il sensore di parcheggio Bosch Parking Lot Sensor è in grado di individuare e segnalare gli spazi disponibili all’interno di un parcheggio, permettendo all’utente di conoscere, attraverso l’utilizzo di un’App, il tempo necessario per raggiungerlo e, successivamente, di effettuare il pagamento direttamente con lo smartphone per il solo tempo necessario alla sosta. I sensori possono essere installati facilmente senza ulteriori e costose opere di costruzione di strutture diverse da quelle già in essere, assicurando di conseguenza una ridotta spesa di investimento iniziale.

Con questo sistema a migliorare è anche la qualità della vita in termini di tempo, costi e salute. Infatti, grazie al sensore Bosch, il tempo impiegato per la ricerca del parcheggio si riduce del 35% e, di conseguenza, diminuiscono anche le emissioni dei gas di scarico nocivi per l’uomo e in particolare di CO2.

Inoltre, le amministrazioni possono esercitare un preciso controllo in quanto, con questo sistema, i cittadini sono incentivati a pagare la sosta regolarmente e in modo intelligente. Il sensore, infatti, riconosce automaticamente l’occupazione di ogni singolo posto auto e comunica il dato al centro di controllo dell’amministrazione comunale. In questo modo è possibile verificare da remoto che tutti i parcheggi siano occupati in modo lecito, con il relativo pagamento puntuale della tariffa di sosta, in linea con la durata effettiva del tempo di occupazione. La possibilità da parte delle autorità locali di monitorare attivamente tramite sistemi informatici il traffico sui posteggi, permetterà di ridurre drasticamente i costi di gestione e di controllo.

In caso di prolungamento della sosta, il guidatore potrà rinnovare il pagamento facilmente tramite smartphone, senza dover ritornare fisicamente sul posto. Inoltre, pagando il tempo effettivo di utilizzo dello spazio, è previsto per i cittadini un risparmio di circa il 22%.

Un ulteriore campo di applicazione è il monitoraggio delle piazzole di sosta delle stazioni di rifornimento dei veicoli elettrici. In questo caso il Parking Lot Sensor si rivela utile in due modi: da un lato rileva quali stazioni di carica sono disponibili con la possibilità di visualizzare l’informazione in un’App, dall’altro riconosce l’uso improprio, per esempio se l’area di rifornimento viene utilizzata come parcheggio o se il tempo di utilizzo consentito viene superato.