“Malati con chiari sintomi Covid abbandonati a casa: manca l’assistenza e si fanno pochi tamponi”

di Antonella Ginocchio

L’accusa di Molinaro, il sindaco di Cosseria che consegna personalmente la spesa a chi ne ha bisogno

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“Malati con chiari sintomi del Covid abbandonati a casa: si fanno pochi tamponi, anche ai familiari di malati conclamati”. A lanciare l’accusa in diretta Slype con Telenord è Roberto Molinaro, sindaco di Cosseria, nell’entroterra di Savona, un Comune con poco più di mille abitanti sparpagliati in 40 differenti località.

Il sindaco non ce la fa più a vedere dei malati con forti sintomi di Covid lasciati a casa. “La tendenza adesso è quella di lasciare il malato a casa, anche con forti sintomi, ma manca l'assistenza domiciliare ed il paziente si sente completamente abbandonato. – dice – Non si può curare una patologia così grave da remoto”. E aggiunge. “E’ difficile anche ottenere dalla sanità pubblica l’effettuazione di tamponi, che, se positivi, confermano ufficialmente la presenza della malattia – dice – Ho avuto casi di familiari di ammalati di covid conclamato, loro stessi con febbre e sintomi della malattia, lasciati a casa, senza essere sottoposti al tampone, nonostante le insistenze. In alcuni casi si è riusciti a fare il tampone, ma ammetto di aver dovuto fare richieste e pressione. Non capisco la ragione di questo comportamento”

Aggiunge Molinari “E’ importante fare il tampone, per le giuste cure al paziente, che nei casi gravi va portato in ospedale e, comunque, va curato per tempo. Inoltre il tampone consente di accertare la malattia e di isolare il paziente, anche rispetto al resto della famiglia, per evitare contagi ulteriori”. E aggiunge. “Cosi non va bene, non ci siamo”.

Mentre la sanità ligure non sembra dare risposte soddisfacenti, a Cosseria, invece, di risposte se ne danno tante, attraverso la solidarietà. A dare l’esempio è il sindaco che ogni giorno distribuisce la spesa a chi ne ha bisogno in prima persona, con la sua macchina. E’ stato attivato anche il servizio di spesa sospesa: molti di coloro che vanno ad acquistare generi alimentari, pagano un prodotto in più e lo lasciano in negozio, per metterlo a disposizione di chi ne ha bisogno. Poi ci sono le donazioni, fondi comunali e tanto altro ancora. E’ stato persino istituito un fondo per pagare le bollette a chi non ce la fa. Ed anche i bimbi hanno fatto la loro parte: hanno rinunciato al consueto uovo di solito donato dal Comune. Quest'anno i soldi vanno a chi non arriva a fine mese.