Sestri Ponente, i bambini hanno difficoltà d'inserimento a scuola: mancano gli istituti nel quartiere
di Carlotta Nicoletti
Richiesta la convocazione della Commissione III in Regione per discutere sul tema
In una situazione di crescente industrializzazione e incremento della popolazione scolastica nei quartieri genovesi, in particolare nell'area di Sestri Ponente, il problema dell'inserimento scolastico dei figli dei lavoratori e delle lavoratrici di Fincantieri è diventato una questione urgente e critica. In questo contesto, è essenziale coinvolgere Fincantieri e le istituzioni per trovare soluzioni adeguate e restituire dignità al territorio.
«Le famiglie dei lavoratori hanno il diritto di avere istituti scolastici nel proprio quartiere, ma al momento, molte di esse stanno affrontando enormi difficoltà nel trovare posti disponibili nelle scuole del quartiere - dice Gianni Pastorino, Capogruppo in Consiglio Regionale di Linea Condivisa - Questo ha comportato notevoli sacrifici lavorativi, come cambi di turno e riduzioni d'orario, e ha creato disagi per centinaia di bambini e bambine e delle loro famiglie.
Abbiamo richiesto urgentemente la convocazione della Commissione III, con l'audizione di diverse parti interessate, tra cui rappresentanti sindacali dei settori Funzione Pubblica e Scuola, dirigenti scolastici, FIOM/CGIL Genova, e la Direzione Scolastica Regionale della Liguria. Data la rilevanza della questione e la necessità di ottenere risposte nel corso dell'anno scolastico in corso, questa richiesta assume un carattere di estrema urgenza».
«Sestri vedrà nei prossimi cinque anni un incremento della popolazione di 5000 persone stimate, tra operai e famiglie - aggiunge Sara Tassara, Consigliera Rossoverde del Municipio Medio Ponente - Permane una grande difficoltà di integrazione a partire dall’inserimento scolastico, per cui troppi elementi irrisolti restano in carico alle scuole, agli insegnanti, ai volontari e ai cittadini, con il risultato di avere molti oneri e nessun onore.
Fincantieri deve essere necessariamente coinvolta nella discussione affinché si possa trovare, di concerto con le istituzioni, la modalità più corretta per restituire dignità al territorio. Cittadini e operatori ad ogni livello (insegnanti, dirigenti scolastici, operatori del sociale, commercianti, lavoratori e loro famiglie) al momento si stanno facendo carico in autonomia di moltissime istanze e devono essere sostenuti in questo con interventi puntuali».
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